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C’è tempo fino al 10 novembre per presentare le domande per la Campagna 2023 relative ai contributi concessi dal Fondo competitività delle filiere in favore delle imprese agricole che hanno sottoscritto contratti di filiera, di durata almeno triennale, con imprese della trasformazione o della commercializzazione per la coltivazione di mais, legumi e soia.
Anche per la Campagna 2023 è stato disposto uno stanziamento di 5 milioni di euro per il mais e 5 milioni di euro per legumi e soia. Le risorse derivano dal Fondo competitività delle filiere, destinato a favorire la competitività del settore agricolo e agroalimentare, sviluppare gli investimenti delle filiere, valorizzare i contratti di filiera nel comparto maidicolo e delle proteine vegetali, migliorare le capacità di approvvigionamento e garantire le scorte per affrontare situazioni di crisi.
Con le Istruzioni Operative n. 91 del 3 ottobre 2023, AGEA ha confermato che possono beneficiare del sostegno le imprese agricole che abbiano già sottoscritto, entro il termine di scadenza della domanda di contributo, contratti di filiera di durata almeno triennale, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o che sottoscrivano contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione e/o commercializzazione.
Qualora l’impresa di commercializzazione o trasformazione associ direttamente le imprese agricole, anche in forma cooperativa, il contratto di filiera può essere sostituito direttamente dall’impegno/contratto di coltivazione, a condizione che preveda anch’esso una durata triennale.
Il contratto di filiera deve essere sottoscritto da tutti i soggetti interessati.
In particolare, il contratto di filiera può essere sottoscritto tra:
Il contratto di filiera, l’impegno o il contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente l’aiuto, deve indicare la superficie oggetto del contratto, comunque non eccedente la superficie inserita nel Piano Colturale della Domanda di aiuto del richiedente.
Il contratto di filiera può essere costituito da una parte generale di durata triennale e può essere integrato in successivi contratti annuali, così come l’impegno o il contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente.
Il contratto di filiera o l’impegno o il contratto di coltivazione sottoscritto dal soggetto beneficiario deve essere allegato alla Domanda di aiuto.
Per quanto riguarda il caso del trasferimento d’azienda, si conferma la possibilità per il cessionario di subentrare nel 2022 a un contratto di filiera stipulato dal cedente nel 2021.
Qualora, nel contratto triennale già in essere, cambi l’interlocutore del contratto senza che mutino gli obiettivi sottesi ai contratti filiera, non vi sono conseguenze in caso di subentro. Invece, in caso di cambio della destinazione del prodotto e di cessazione dell’attività di trasformazione, si deve procedere alla stipula di un nuovo contratto.
L’aiuto spettante a ciascun richiedente è commisurato alla superficie agricola espressa in ettari con due decimali, coltivata a mais, legumi (pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella e favino da granella) e soia nel limite di 50 ettari e ritenuto ammissibile a seguito dell’istruttoria effettuata dall’OP AGEA.
Le colture ammissibili sono quelle individuate dalla matrice allegata: in generale non sono ammesse le colture destinate a insilato, produzione di seme, foraggio e produzione energetica.
L’accesso all’aiuto richiede che l’impresa disponga del fascicolo aziendale predisposto in modalità grafica.
Per le domande riferite a fascicoli di competenza di altri Organismi pagatori, la comunicazione dei dati viene effettuata mediante servizi di sincronizzazione/interscambio.
Il produttore può effettuare la presentazione della domanda sul portale www.sian.it, con l’assistenza di un Centro Autorizzato di Assistenza Agricola (CAA).
Le domande di aiuto si possono presentare fino al 10 novembre 2023.
Si rammenta che l’erogazione degli aiuti è subordinata alla presenza di un codice IBAN nel fascicolo e nella domanda.
Infine, quanto all’intensità dell’aiuto, è previso un importo unitario per ettaro di 100 euro per la filiera del mais e altrettanto per quella delle proteine vegetali. Tuttavia, qualora le superfici ammissibili superino il budget a disposizione, si procederà ad un taglio lineare.
Per l’anno 2022, il taglio lineare applicato[1] ha determinato l’applicazione dei seguenti importi:
[1] Istruzioni Operative 87 del 28/09/2023.