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Andrea Cristaldini
pacchetto-ortofloro-plus Gestione del rischio in agricoltura biologica: in crescita gli ettari e il numero di aziende assicurate

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nel comparto dell’agricoltura biologica cresce a doppia cifra l’adesione da parte delle aziende al sistema assicurativo agricolo agevolato. stando ai dati elaborati e pubblicati da ismea nel “rapporto sulla gestione del rischio nell’agricoltura biologica 2023”, il numero di aziende biologiche certificate che hanno sottoscritto polizze contro gli eventi atmosferici nel 2022 ha registrato un incremento annuo dell’11%, con una dimensione di mercato, in termini di valori assicurati, di circa 618 milioni di euro. il costo complessivo delle polizze ammonta a 63,1 milioni di euro, a fronte del quale gli agricoltori ricevono un contributo pubblico fino a un massimo del 70% del premio assicurativo. in crescita anche il valore assicurato medio per azienda (€ 117.233) e il premio medio per azienda (€ 11.981). seppur in maniera meno marcata rispetto al mercato assicurativo agevolato nel suo complesso, anche nel caso del biologico emerge una polarizzazione a livello geografico. in particolare, nel nord italia si concentra il 68% dei valori assicurati, rispetto al 17% del centro e al 15% del mezzogiorno. rispetto al totale delle aziende biologiche, quelle assicurate (5.200 circa) rappresentano il 7,7% rispetto al totale e insistono su una superficie agricola che, nel complesso, rappresenta il 4% rispetto al totale degli ettari destinati al biologico. nel complesso, le superfici agricole bio assicurate superano per la prima volta la soglia dei 100.000 ettari, registrando un incremento del 16% su base annua. si segnalano, tuttavia, disomogeneità tra le diverse regioni, confermando la prevalenza al ricorso a polizze assicurative per le regioni del nord/centro-nord. in effetti, le regioni a maggiore incidenza assicurativa sono la lombardia (29%), il veneto (21,6%), il piemonte (circa il 15%), l’emilia-romagna (12,4%) e il friuli-venezia giulia (9,5%). nel 2022 risulta in crescita anche la dimensione media delle aziende biologiche assicurate, che ha raggiunto i 19,2 ettari (+1,6 ha rispetto al 2021), la quale risulta tuttavia minore rispetto al valore medio, considerando il totale delle aziende bio certificate (28,4 ha). anche nel caso del biologico, emerge una marcata concentrazione delle polizze in pochi comparti merceologici. basti pensare che i primi quattro (uva da vino, frutta, cereali e ortaggi), rappresentano oltre il 90% del totale in termini di valori assicurati. l’uva da vino incide, da sola, per circa il 40% rispetto al valore totale dei prodotti assicurati. i dati riferiti al 2022 ci restituiscono un quadro che vede in crescita il ricorso a polizze assicurative agevolate per l’olivicoltura, le foraggere e le coltivazioni industriali e dei semi oleosi. andrea cristaldini ©riproduzione riservata
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