la legge di bilancio dello scorso anno ha disposto lo stanziamento di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 destinati ad un fondo per l'incremento della produttività nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura attraverso la diffusione di tecnologie avanzate per la gestione digitale dell'impresa, per l'utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell'acqua e la riduzione dell'impiego di sostanze chimiche, nonché per l'utilizzo di sottoprodotti. con il decreto alluvione (comma 8, art. 12, del d.l. 61) è stato disposto che le suddette risorse, nella misura:. di 10 milioni di euro per l'anno 2023,. di 30 milioni di euro per l'anno 2024 e. di 35 milioni di euro per l'anno 2025,. fossero destinate a sostenere gli investimenti e i progetti di innovazione realizzati da imprese dei settori dell'agricoltura, della zootecnia, della pesca e dell'acquacoltura con sede operativa nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. il 13 ottobre 2023 è stato pubblicato il decreto interministeriale 9 agosto 2023, con il quale il ministero dell’agricoltura e il ministero delle finanze hanno definito i criteri e le modalità di accesso agli interventi a valere sul fondo in commento. beneficiari. la misura è rivolta alle pmi singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che:. risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica: di “impresa agricola” ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, ovvero. di “impresa ittica” ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, ovvero. con qualifica di “impresa agro-meccanica”, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99[1];. risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;. hanno sede operativa nel territorio nazionale;. non risultano imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del regolamento gber;. effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro. per il settore pesca, il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro;. non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla commissione europea. gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda. non possono essere ammesse ai benefici del presente decreto le pmi nei cui confronti sia verificata l'esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia. investimenti ammessi. sono ammissibili all’agevolazione in commento i costi per l’acquisto di:. macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. in particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, automated guided vehicles (agv) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti in possesso di specifici requisiti tecnologici (art. 5 del decreto);. macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia. in particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del regolamento (ue) 2016/1628 (prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti: motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”);. destinazione ad attività agricole o zootecniche;. macchine per la zootecnia caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica. tali macchine devono almeno disporre di un sistema di interconnessione in grado di trasmettere i dati in uscita oppure di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori;. sostituzione di trattrici agricole[2] che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (ue) n. 167/2013, con motorizzazione stage v, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti: presenza di un sistema isobus o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate;. presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su gps;. presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori;. investimenti per la pesca e l’acquacoltura i cui costi rientrano nel campo di applicazione del regolamento (ue) 2022/2473 della commissione del 14 dicembre 2022, collegati ai seguenti interventi: attrezzature di bordo volte alla riduzione dell'emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l'efficienza energetica dei pescherecci;. attrezzi da pesca innovativi e selettivi;. strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;. macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell'impatto negativo o l'accentuazione degli effetti positivi sull'ambiente, nonché l'uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;. macchinari, strumenti e attrezzature volti all'ottenimento di una considerevole riduzione nell'impatto delle imprese dell'acquacoltura sull'utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d'acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l’efficienza energetica e favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili. i beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica. per le imprese agricole e per quelle della pesca è prevista la concessione di un contributo a fondo perduto con le seguenti intensità:. importo ammissibile per cui si chiede il contributo (€). percentuale massima di contributo. fino a 100.000. 75%. da 100.001 a 200.000. 65%. da 200.001 a 300.000. 55%. da 300.001 a 500.000. 45%. invece, per le imprese agro-meccaniche, per la definizione del contributo a fondo perduto si applicano le seguenti percentuali massime:. importo ammissibile per cui si chiede il contributo (€). percentuale massima di contributo. fino a 100.000. 100%. da 100.001 a 200.000. 90%. da 200.001 a 300.000. 80%. da 300.000 a 500.000. 70%. modalità di accesso ai contributi. il decreto precisa che gli interventi sono attuati con una procedura a sportello la cui attuazione è in capo a ismea, previa pubblicazione di un avviso relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative. occorrerà quindi attendere la pubblicazione del bando sul sito di ismea. [1] “è definita attività agro-meccanica quella fornita a favore di terzi con mezzi meccanici per effettuare le operazioni colturali dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, la sistemazione e la manutenzione dei fondi agro-forestali, la manutenzione del verde, nonché tutte le operazioni successive alla raccolta dei prodotti per garantirne la messa in sicurezza. sono altresì ricomprese nell'attività agro-meccanica le operazioni relative al conferimento dei prodotti agricoli ai centri di stoccaggio e all'industria di trasformazione quando eseguite dallo stesso soggetto che ne ha effettuato la raccolta”. [2] per questo tipo di investimenti la domanda di sostegno dovrà identificare in maniera univoca il veicolo sostituito. il beneficiario deve dimostrare il possesso del certificato di rottamazione per i veicoli sostituiti secondo la normativa vigente. redazione ©riproduzione riservata