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La Legge di Bilancio dello scorso anno ha disposto lo stanziamento di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 destinati ad un fondo per l'incremento della produttività nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura attraverso la diffusione di tecnologie avanzate per la gestione digitale dell'impresa, per l'utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell'acqua e la riduzione dell'impiego di sostanze chimiche, nonché per l'utilizzo di sottoprodotti.
Con il Decreto Alluvione (comma 8, art. 12, del D.L. 61) è stato disposto che le suddette risorse, nella misura:
fossero destinate a sostenere gli investimenti e i progetti di innovazione realizzati da imprese dei settori dell'agricoltura, della zootecnia, della pesca e dell'acquacoltura con sede operativa nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Il 13 ottobre 2023 è stato pubblicato il Decreto Interministeriale 9 agosto 2023, con il quale il Ministero dell’Agricoltura e il Ministero delle Finanze hanno definito i criteri e le modalità di accesso agli interventi a valere sul Fondo in commento.
La misura è rivolta alle PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che:
Gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda.
Non possono essere ammesse ai benefici del presente decreto le PMI nei cui confronti sia verificata l'esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia.
Sono ammissibili all’agevolazione in commento i costi per l’acquisto di:
I beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica.
Per le imprese agricole e per quelle della pesca è prevista la concessione di un contributo a fondo perduto con le seguenti intensità:
Importo ammissibile per cui si chiede il contributo (€) |
Percentuale massima di contributo |
Fino a 100.000 |
75% |
da 100.001 a 200.000 |
65% |
da 200.001 a 300.000 |
55% |
da 300.001 a 500.000 |
45% |
Invece, per le imprese agro-meccaniche, per la definizione del contributo a fondo perduto si applicano le seguenti percentuali massime:
Importo ammissibile per cui si chiede il contributo (€) |
Percentuale massima di contributo |
fino a 100.000 |
100% |
da 100.001 a 200.000 |
90% |
da 200.001 a 300.000 |
80% |
da 300.000 a 500.000 |
70% |
Il Decreto precisa che gli interventi sono attuati con una procedura a sportello la cui attuazione è in capo a ISMEA, previa pubblicazione di un avviso relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative.
Occorrerà quindi attendere la pubblicazione del bando sul sito di ISMEA.
[1] “È definita attività agro-meccanica quella fornita a favore di terzi con mezzi meccanici per effettuare le operazioni colturali dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, la sistemazione e la manutenzione dei fondi agro-forestali, la manutenzione del verde, nonché tutte le operazioni successive alla raccolta dei prodotti per garantirne la messa in sicurezza. Sono altresì ricomprese nell'attività agro-meccanica le operazioni relative al conferimento dei prodotti agricoli ai centri di stoccaggio e all'industria di trasformazione quando eseguite dallo stesso soggetto che ne ha effettuato la raccolta”
[2] Per questo tipo di investimenti la domanda di sostegno dovrà identificare in maniera univoca il veicolo sostituito. Il beneficiario deve dimostrare il possesso del certificato di rottamazione per i veicoli sostituiti secondo la normativa vigente.