Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
Con il Decreto Ministeriale n. 696735 del 20 dicembre 2023 è stato adottato il "Piano d'azione nazionale per la produzione biologica", ai sensi dell'articolo 7, della Legge 9 marzo 2022 n. 23.[1]
L’ok definitivo della Conferenza Stato-Regioni del 6 dicembre scorso ha sancito l’intesa sullo schema di Decreto del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, recante l’adozione del Piano.
Obiettivo primario del Piano è quello di promuovere lo sviluppo del biologico nel prossimo triennio e di sostenere la realizzazione del target prefissato del 25% di SAU certificata entro il 2027. Indirettamente il Piano concorre a sostenere la transizione ecologica dei sistemi agroalimentari italiani.
La transizione verde delineata nel Green Deal e, in particolar modo, con le strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030, pongono il comparto agricolo e l’intero settore agroalimentare in primo piano, riconoscendone il ruolo strategico. In tale contesto, pratiche agricole universalmente riconosciute benefiche per il clima e l’ambiente, come l’agricoltura biologica, assumono un’importanza ancor più rilevante. Il ruolo degli agricoltori nel gestire le conseguenze dei cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità è universalmente riconosciuto. In particolar modo, gli agricoltori biologici certificati sono i pionieri di un’agricoltura attenta alla salvaguardia ambientale e alla salute e possono contribuire meglio di altri al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici ha una cadenza triennale e prevede aggiornamenti annuali.
Gli interventi previsti nel Piano sono finanziati dal Fondo per lo sviluppo della produzione biologica (articolo 9, Legge 9 marzo 2022 n. 23). Ad esclusione delle risorse messe a disposizione dell’ambito dello sviluppo rurale, il budget previsto è stimabile in circa 15,4 milioni di euro per tre anni.
Tra le misure principali del Piano vi sono la realizzazione del marchio Made in Italy bio, iniziative a favore della promozione, della ricerca e dell’innovazione, il sostegno all’associazionismo e all’interprofessione, la valorizzazione dei distretti biologici, dello sviluppo del settore sementiero ecc.
[1] Legge 9 marzo 2022, n. 23 -Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico.