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Angelo Frascarelli
pacchetto-ortofloro-plus Sistema di Consulenza Aziendale

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il decreto ministeriale del 3 febbraio 2016, pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 16 febbraio 2016, ha emanatole disposizioni applicative del sca.laconsulenza aziendalenon è una novità, visto che era già stata introdotta dalla riforma fischler del 2003, ma non ha trovato grande diffusione in italia. perchéun servizio di consulenza? la riforma della pacsi inserisce in un contesto normativo nuovo ed in continua evoluzione: dalla condizionalità algreening, dalle nuove norme sull’immissione dei prodotti fitosanitari alla direttiva acque, dal benessere degli animali ai nuovi requisiti minimi per i pagamenti agro-ambientali, ecc. per sostenere gli agricoltori in questo sforzo di cambiamento, l’ue ha deciso l’istituzione, da parte degli stati membri, in via obbligatoria, di un “sistema di consulenza aziendale” cui potranno accedere, volontariamente, tutti i beneficiari della pac: agricoltori, giovani agricoltori, allevatori, silvicoltori, gestori del territorio e pmi insediate in zona rurale. il sca si occupa di un numero elevato diambiti di consulenza, che vanno oltre gli adempimenti obbligatori per gli agricoltori e dovranno mirare ad unglobale dell’aziendae, conseguentemente, dei livelli di competitività. un compito delle regioni. il livello istituzionale per applicare il sca sono le regioni. tuttavia, per garantire alcune norme comuni di applicazione del nuovo servizio, il ministero delle politiche agricole ha emanato ildecreto ministeriale 3 febbraio 2016che detta alcuni criteri generali:. -soggetti beneficiari,. -contenuti della consulenza,. -requisiti degli organismi di consulenza,. -riconoscimentodegli organismi di consulenza. le regioni, quindi, selezionano gli organismi di consulenza con propri provvedimenti e emanano disposizioni attuative per il funzionamento e il finanziamento del sca, affinché sul territorio regionale sia operante un'offerta di consulenza in tutti gli ambiti. gli organismi di consulenza. i soggetti erogatori della consulenza possonoessere sia organismi privati che pubblici. gli organismi di consulenza devono prevedere tra le proprie finalità, le attivitàdi consulenza nel settore agricolo, zootecnico o forestale e devono disporre di uno o più consulenti, dotati di adeguate qualifiche e regolarmente formati. le regioni provvedono al loro riconoscimento degliorganismi privatidi consulenza aziendale, previa verifica del possesso dei requisiti. il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il ministero della salute e le regioni e le province autonome provvedono al riconoscimento degliorganismi pubblicidi consulenza aziendale ovvero degli enti pubblici istituzionalmente competenti, previa verifica del possesso dei requisiti. presso il ministero delle politiche agricole èistituito ilregistro unico nazionale degli organismi di consulenzariconosciuti. con decreto del ministero delle politiche agricole saràistituito il sistema di certificazione di qualità nazionale sull'efficacia ed efficienza dell'attività svolta dagli organismi di consulenza. separatezza tra controlli e consulenza. al fine di garantire il rispetto delprincipio di separatezza, l'organismo di consulenza non può svolgere alcuna funzione di controllo sull'erogazione di finanziamenti pubblici in agricoltura e nel settore agroalimentare, nonché sulla legittimità e regolarità delle predette erogazioni. in pratica i caa e le società che effettuano i controlli non potranno essere organismi di consulenza. con successiva circolare ministeriale saranno dettagliati gli elementi di separatezza delle funzioni. requisiti degli organismi di consulenza. gli organismi di consulenza devono disporre di uno o piùconsulenti, dotati di adeguate qualifiche e regolarmente formati. sono considerati in possesso di qualifiche adeguate ai fini dello svolgimento dell'attività di consulenza gliiscritti agli ordini e ai collegi professionaliper i rispettivi ambiti di consulenza. inoltre sono considerati in possesso di qualifiche adeguate ai fini dello svolgimento dell'attività di consulenza, i soggetti inpossesso del titolo di studiorichiesto per l'iscrizione agli ordini o ai collegi professionali, anche se non iscritti ai relativi albi, purché abbiano uno dei seguenti requisiti:. a)documentata esperienza lavorativa di almeno 3 anni nel campodell'assistenza tecnica o della consulenza nei rispettivi ambiti di consulenza e dispongano della relativa attestazione dell'organismo di consulenza;. b)un attestato di frequenza/con profitto, per i rispettiviambiti di consulenza, al termine di una formazione di base che rispetti i criteri minimi. in altre parole, gliiscrittiagli ordini e ai collegi professionali sono automaticamente “consulenti”; inon iscrittipossono essere consulenti se hanno 3 anni di esperienza o se hanno frequentato una formazione di base. le attivitàdi formazione di base devono rispettare i seguenti criteri minimi:. a)essere svolte da organismi pubblici, enti riconosciuti o daenti di formazione accreditati, a livello regionale, nazionale o europeo;. b)avere una durata non inferiore a 24 ore nel relativo ambito diconsulenza;. c)prevedere al termine del percorso formativo una verificafinale con il rilascio di un attestato di frequenza con profitto. tutti i consulentidevono svolgere attività di aggiornamento professionale negli ambiti di consulenza con periodicità almeno triennale. per gli iscritti agli ordini e ai collegi professionali nazionali viene assunta come valida e sufficiente la formazione prevista dai rispettivi piani formativi e di aggiornamento professionale. ambiti del sistema di consulenza. il sistema di consulenza, rivolto alle aziende agricole, zootecniche e forestali, opera almeno nei seguenti ambiti:. a)gli obblighi alivello di azienda risultanti dai criteri di gestione obbligatori e dalle norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (condizionalità), ai sensi del reg. 1306/2013;. b)le pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente (greening) e il mantenimento della superficie agricola, stabiliti dal reg. 1307/2013;. c)misure a livello di azienda previste dai programmi di sviluppo rurale volte all'ammodernamento aziendale, al perseguimento dellacompetitività, all'integrazione di filiera, compreso lo sviluppo di filiere corte, all'innovazione e all'orientamento al mercato nonché alla promozione dell'imprenditorialità;. d)i requisiti della direttiva 2000/60/ce (direttiva acque);. e)i requisiti dell’immissione sul mercato deiprodotti fitosanitari(reg. 1107/2009);. f)le norme disicurezza sul lavoroe le norme di sicurezza connesse all'azienda agricola;. g)consulenza specifica peragricoltori che si insediano per la prima volta;. h)la promozione delle conversioni aziendali e ladiversificazionedella loro attività economica;. i)lagestione del rischioe l'introduzione di idonee misure preventive contro i disastri naturali, gli eventi catastrofici e le malattie degli animali e delle piante;. j)i requisiti minimi previsti dalla normativa nazionale per i pagamenti agro-climatico-ambientali e l’agricoltura biologica;. k)le informazioni relative alla mitigazione deicambiamenti climaticie all'adattamento ai medesimi, alla biodiversità e alla protezione delle acque;. l)misure rivolte albenesseree allabiodiversità animale;. m)profili sanitaridelle pratiche zootecniche. l’attivazione del sca. per l’avvio del servizio le regioni hanno inserito un’apposita misura nel psr 2014-2020:misura 2.1“servizi di consulenza”. tutte le regioni ha effettuato questa scelta, visto che l’istituzione di un sistema di consulenza aziendale, da parte degli stati membri (quindi delle regioni), è obbligatoria. tuttavia bisogna verificare le risorse finanziarie che sono state destinate alla misura 2.1, allo scopo di valutare l’effettivo impegno delle varie regioni in questo nuovo servizio. l’importo dell’aiuto erogato per il servizio di consulenzasarà fissato dalle regioni e potrà essere modulato sulla base del grado di complessità della tipologia di consulenza alla quale si accede (audit aziendale, consulenza globale), ecc.), fino a un massimo di 1500 euro/anno. angelo frascarelli ©riproduzione riservata
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