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pacchetto-ortofloro-plus Qualifica Iap e contributi Pac all'erede: ecco la circolare Agea

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il decesso dell’imprenditore agricolo è sempre un momento delicato nella vita dell’azienda. non soltanto i profili personali che vengono toccati dal lutto, ma tutti gli aspetti successori comportano spesso problematiche e profili di incertezza che possono creare preoccupazioni agli eredi. per cercare di fare chiarezza, in particolare sulle materie riguardanti il fascicolo aziendale e i contributi pac, agea ha pubblicato una circolare, la n. 16382 del 7 luglio 2016, per precisare alcuni aspetti riguardanti la gestione in caso di decesso del titolare dell’azienda agricola. come noto, la procedura successoria prevede che nei rapporti giuridici dell’azienda del de cuius subentrino gli eredi. questi ultimi dovranno condurre l’azienda, proseguire l’attività professionale avviata e l’impresa agricola allo scopo di non pregiudicare gli interessi economici della stessa. il subentro degli eredi ha effetti anche relativamente alla presentazione della domanda unica: anche nei casi in cui il decesso del titolare avvenga successivamente al 15 maggio, l’erede subentra nell’azienda che, a tale data, conduceva le superfici e/o detiene i capi. in questo caso, gli atti amministrativi presentati dagli eredi verranno considerati nei termini vigenti. l’erede dovrà presentarsi presso il caa munito dell’apposita documentazione al fine di subentrare nel fascicolo aziendale del de cuius: certificato di morte o dichiarazione sostitutiva (con l’indicazione della linea ereditaria) e un documento di identità; inoltre l’erede dovrà presentare la delega di tutti i coeredi oppure la dichiarazione di costituzione di comunione ereditaria, laddove questa si sia costituita: in presenza di più soggetti solo uno degli eredi dovrà essere delegato alla presentazione degli atti amministrativi. fino a quel momento, infatti, il fascicolo aziendale pur restando aperto viene bloccato: è solo grazie all’intervento degli eredi, quindi, che questo ritorna operativo. se nel termine di un anno dal decesso non si manifesta alcun erede, il fascicolo non potrà più essere utilizzato per presentare nuovi atti amministrativi e verrà chiuso d’ufficio dall’organismo pagatore competente. se, invece, l’erede compare dopo il termine di un anno, previa autorizzazione dell’organismo pagatore, questi potrà concludere i procedimenti pendenti. in tal caso, inoltre, il fascicolo resterà soggetto ai controlli del sistema integrato di gestione e controllo. un caso diverso riguarda quello in cui il decesso del de cuius sia avvenuto prima della presentazione della domanda o entro i termini previsti. in tal caso, l’erede verrà registrato nel fascicolo aziendale del titolare scomparso: ciò permetterà all’erede di presentare gli atti amministrativi e di procedere all’aggiornamento del fascicolo in termini di conduzione e coltivazione. tale procedura si applica anche se l’erede detiene già un proprio fascicolo aziendale. completato l’aggiornamento del fascicolo e la procedura di validazione, l’erede potrà compilare e presentare la domanda unica se il de cuius non vi aveva potuto provvedere. al contrario, se questi aveva già provveduto, l’erede dovrà soltanto comunicare le circostanze eccezionali per attivare il pagamento dei contributi altrimenti sospesi. trascorso un anno dalla data della morte dell’imprenditore, il fascicolo viene comunque bloccato e l’erede potrà completare soltanto gli eventuali procedimenti in corso. giova precisare che la procedura sopracitata si applica esclusivamente in caso di decesso della persona fisica titolare dell’azienda e del fascicolo aziendale e che tale procedura può essere eseguita solamente dall’erede legittimo o testamentario, sia esso persona fisica o nella forma di comunione ereditaria. ©riproduzione riservata
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