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pacchetto-ortofloro-plus Grano duro, è corsa al contratto di filiera. C'è tempo solo fino al 28/12 per non perdere il contributo

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resta davvero poco tempo per sottoscrivere i contratti di filiera necessariper accedere ai contributi per il sostegno previsto per i coltivatori di grano duro: chi non avrà il contratto firmato entro il prossimo 28 dicembre, non potrà presentare la domanda per il relativo contributo. sono quindi strettissimi i tempi per poter regolarizzare la propria posizione ed avere così la possibilità di richiedere, nella domanda unica 2017, l’accesso al fondo di 10 milioni di euro costituito con il d. l. 113/2016 in favore del comparto del grano duro che, in un solo anno, ha visto il dimezzamento dei prezzi al mercato. per fare fronte a questa crisi, è stato previsto un aiuto della misura di 100 euro per ogni ettaro coltivato a grano duro, nel limite massimo di 50 ettari per beneficiario. per l’accesso al sostegno sono necessarie la coltivazione di sementi certificate e conformi alle esigenze dell’industria pastaria e la stipula di un contratto di filiera di durata almeno triennale. proprio questo contratto rappresenta il vero scoglio da superare: il decreto e le istruzioni operative agea del 12 dicembre prevedono che il contratto sia stipulato entro 30 giorni dalla pubblicazione del d.m. n. 11000 del 02/11/2016. il problema è che la pubblicazione in gazzetta ufficiale è avvenuta in data 28/11/2016, quindi i contratti di filiera dovranno essere sottoscritti entro il 28/12/2016 e tale comunicazione è stata data con pochissimi giorni di preavviso. senza tali contratti, però, non sarà possibile presentare la domanda unica (a maggio 2017) per poter accedere ai relativi contributi; infatti sono richiesti per la valida presentazione della domanda:. una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sugli aiuti “de minimis” percepiti dal beneficiario;. una copia del contratto di filiera;. le fatture di acquisto delle sementi certificate;. il quadro “gd” debitamente compilato. quando si parla di contratto di filiera, le istruzioni operative precisano che si tratta di un “contratto tra soggetti della filiera cerealicola, finalizzato a favorire la collaborazione e l’integrazione tra i produttori e le imprese di trasformazione del grano duro, il miglioramento della qualità del prodotto e la programmazione degli approvvigionamenti, sottoscritto dai produttori di grano duro, singoli o associati, e altri soggetti delle fasi di trasformazione e commercializzazione”. vengono considerati come contratti di filiera, i contratti stipulati tra:. imprenditore agricolo e industria pastaria;. imprenditore agricolo e industria molitoria che abbia sottoscritto un contratto con l’industria pastaria;. cooperativa, consorzio agrario o organizzazione di produttori riconosciuta e industria pastaria;. cooperativa, consorzio agrario o organizzazione di produttori riconosciuta e industria molitoria che abbia sottoscritto un contratto con l’industria pastaria;. imprenditore agricolo, singolo o associato e centro di stoccaggio e/o altri soggetti della fase di commercializzazione che abbiano sottoscritto un contratto con l‘industria pastaria;. imprenditore agricolo, singolo o associato e centro di stoccaggio e/o altri soggetti della fase di commercializzazione che abbiano sottoscritto un contratto con l‘industria molitoria che ha a sua volta sottoscritto un contratto con l’industria pastaria. pertanto, tutti gli operatori del comparto del grano duro devono affrettarsi: rimanere inerti oggi potrebbe avere conseguenze decisamente negative per il futuro. ©riproduzione riservata
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