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rivista-04-2025 In vigore la legge per la coltivazione e la trasformazione della canapa

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la nuova legge a sostegno della filiera della canapa è in vigore dal 14 gennaio 2017 e ha introdotto diverse importanti novità nell’ordinamento italiano. l’obiettivo primario della norma è quello di incentivare un settore con grandi potenzialità, un settore che agli inizi del novecento contava oltre 100.000 ettari coltivati, mentre oggi ne restano appena il 3-4%. la legge n. 242/2016 ha innanzitutto liberalizzato l’attività di coltivazione della canapa: tuttavia, sono ammesse alla libera coltivazione solo le varietà iscritte nel catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole ai sensi dell’art. 17 della direttiva 2002/53/ce del consiglio europeo, ossia quelle che non rientrano nella disciplina del dpr 309/1990 tra le sostanze stupefacenti. per la coltivazione delle varietà di canapa certificate con un contenuto di thc inferiore allo 0,2% non è più richiesto alcun tipo di autorizzazione, quindi non sarà più necessario procedere alla denuncia della coltivazione alle forze dell’ordine. la legge impone al coltivatore solo due obblighi:. la conservazione dei cartellini della semente acquistata per un periodo non inferiore a dodici mesi;. la conservazione delle fatture di acquisto della semente per il periodo previsto dalla normativa vigente. resta intatta la possibilità del corpo forestale dello stato ad effettuare i controlli sulle coltivazioni, anche tramite prelevamenti, analisi di laboratorio e ogni altra verifica necessaria. qualora gli addetti ai controlli reputino necessario effettuare dei prelievi della coltura, dovranno farlo alla presenza del coltivatore e dovranno rilasciare a questi un campione per eventuali controverifiche. importante è la novità relativa alla responsabilità dell’agricoltore in caso di irregolarità delle coltivazioni. infatti, laddove la canapa coltivata abbia un contenuto complessivo di thc compreso tra lo 0,2 e lo 0,6%, nessuna responsabilità sarà posta in capo al coltivatore. non solo: anche nel caso in cui il prodotto coltivato superi la soglia di thc dello 0,6%, la responsabilità dell’agricoltore è esclusa dalla legge. in questo caso, però, l’autorità giudiziaria potrà disporre il sequestro e la distruzione del prodotto irregolare. è importante inoltre segnalare che la l. 242/2016 prevede annualmente la destinazione di risorse, nel limite massimo di 700.000 euro, da parte del mipaaf, per favorire il miglioramento delle condizioni di produzione e trasformazione nel settore della canapa. giova precisare, infine, che la legge incentiva lo sviluppo di filiere territoriali che investano nella ricerca e nello sviluppo dei prodotti e dei semilavorati a base di canapa. le coltivazioni di canapa potranno essere utilizzate per attività didattiche, dimostrative, di ricerca e di florovivaismo; inoltre dalla canapa prodotta sarà possibile produrre:. alimenti e cosmetici nel rispetto delle discipline dei relativi settori;. semilavorati come fibra, polveri, cippato, oli o carburanti;. materiale per il sovescio;. materiale organico per lavori di bioingegneria e bioedilizia;. materiale per la fitodepurazione e la bonifica di siti inquinati. ©riproduzione riservata
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