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Testo apertosono stati pubblicati da agea i dati definitivi delle domande per i pagamenti accoppiati previsti dall’art.52 del regolamento 1307/2013 per l’annualità 2016 a cui seguiranno a breve i pagamenti. nella circolare agea 48809.2017 è stata dettagliata la destinazione del plafond assegnato per il sostegno accoppiato delle produzioni, pari all’11% del totale nazionale degli aiuti e per la campagna 2016, per complessivi 423.588.550 milioni di euro. i pagamenti previsti dall’art.52 relativi alla campagna 2016 saranno erogati entro il 30 giugno 2017. la misura riservata alla coltivazione del grano duro nelle regioni umbria, toscana, marche, lazio, abruzzo, molise, campagna, puglia, basilicata, calabria, sicilia e sardegna è riservata una quota del 13,95% delle risorse pari a € 59,09 milioni di euro. le superfici oggetto di tale misura ammontano a 977.018 ettari, in aumento rispetto al 2015, riceveranno un contributo pari a € 60,48 ad ettaro (-6 € rispetto al 2015). per i coltivatori della soia localizzati nelle regioni lombardia, veneto, piemonte, fiuli venzia giulia ed emilia romagna è stata riservata una quota del 2,3% della dotazione disponibile pari a 9,74 milioni di euro. la superficie a premio ammonta a 148.669 ettari per un premio ad ettaro di € 65,53. alle colture proteaginose del centro italia le risorse destinate ammontano al 3,3% per complessivi 13,978 milioni di euro destinati agli agricoltori delle regioni umbria, toscana, marche e lazio. le superfici ammesse ammontano a 247.897 ettari ed il contributo erogato per ettaro ammonta a € 56,38. per i produttori di leguminose da granella di abruzzo, molise, campania, puglia, basilicata, calabria, sicilia e sardegna sono stati destinati 11,648 milioni di euro pari al 2,75% ed il contributo per ettaro ammonta a € 24,86. tali colture hanno avuto un forte incremento sia per la rotazione delle coltivazioni a seminativo, sia per il soddisfacimento degli impegni per il greening. alla barbabietola da zucchero saranno corrisposti € 532,36 €/ha ma, nonostante tutto le superfici continuano ad essere in diminuzione (31.906 ettari). permane la crisi di questo settore, nonostante gli aiuti per aiutare il mantenimento gli ultimi tre zuccherifici ancora attivi. ai produttori di riso arriveranno 22,45 milioni di euro, pari al 5,3% delle risorse destinate. le superfici coltivate ammontano a 233.412 ettari. il pagamento destinato sarà inferiore agli importi stimati prima della riforma della pac e sarà di € 96,18 €/ha. il premio corrisposto ai produttori di pomodoro con contratti di fornitura stipulati con l’industria di trasformazione per tramite di op ammonta a 168,09 €/ha ed è sostanzialmente in line con quello corrisposto nel 2015. le risorse destina a questa coltivazione, che copre una superficie di 66.275 ettari, ammontano a 11,14 milioni di euro (2,63%). gli olivicoltori di puglia, calabria e liguria, riceveranno un premio di € 119,79 per ognuno dei 364.201 ettari complessivamente coltivati. le risorse destinate a tale segmento ammontano al 10,3% pari a 43,6 milioni di euro. il premio è stato superiore rispetto alle previsioni del ministero in quanto le superfici che si prevedevano ammissibili erano di 560.000 ha. gli olivicoltori di puglia e calabria riceveranno inoltre un premio aggiuntivo per la coltivazione di olivete su superfici con una pendenza media superiore al 7,5%. per tale misura sono previsi ulteriori risorse per 13,13 milioni di euro che saranno destinati a 85.178 ettari con un premio medio per ettaro pari a € 154,16 da sommarsi al premio base di € 119,79. per gli olivicoltori che aderiscono a sistemi di qualità dop e igp di tutto il territorio nazionale è previsto il premio per l’olivicoltura di rilevanza economica, sociale, territoriale e ambientale. sono state destinate a tale misura il 3% delle risorse pari a 12,7 milioni di euro. le superfici interessate ammontano a 75.211 ettari ed il pagamento erogato ammonta a 168,96 €/ha (-36,03 €/ha rispetto al 2015). tale premio va sommato alle precedenti misure illustrate per gli olivicoltori. agli allevatori di vacche da latte la misura ha destinato 74,1 milioni di euro (17,5%) a cui si aggiungono 9,74 milioni di euro per gli allevamenti in aree montante. i capi allevati ammessi alla misura ammontano a 927.481 e nelle zone montante ne sono allevati 124.339. i contributi erogati sono pari a € 79,92 a capo in via generale e € 78,35 a capo nelle zone montane. per il settore bufalino è riconosciuto un premio per le fattrici di età superiore a 30 mesi che abbiano partorito nel corso dell’anno solare 2016. per il settore sono stati destinati 4 milioni di euro (0,96%) che dovranno esser suddivisi tra i 72.103 capi allevati per un pagamento di € 56,36 a capo. si evidenza un forte aumento dei capi allevati pari a circa 22.000 unità dovuto al fatto che il pagamento accoppiato per le bufale è una novità della pac 2015/2020 e non era stata fornita adeguata informazione nel primo anno di applicazione. per le vacche nutrici il plafond è di 36,598 milioni di euro pari al 8,64% del totale ed è’ riservato agli animali iscritti ai libri genealogici o ai registri anagrafici delle razze bovine da carne. per le razze incluse in appositi piani selettivi o di gestione della razza chianina, romagnola, podolica, marchigiana, maremmana e facenti parte di allevamenti che aderiscono a piani di gestione della razza finalizzati al risanamento dal virus responsabile della rinotracheite infettiva del bovino ibr, è riservato un ulteriore plafond di 3,642 milioni di euro. i premi per le vacche nutrici iscritte a libro genealogico o registro anagrafico ammontano a 136,35 €/capo, mentre per quelle inserite nei piani selettivi e gestione di razza ammontano a € 323,17 €/capo. per i bovini da carne la cui età è compresa tra i 12 e 24 mesi al momento della macellazione e che abbiamo avuto un periodo di accrescimento presso l’allevamento del richiedente pari almeno a 6 mesi sono stati stanziati € 3,51 milioni di euro. sono 103.877 i capi a cui è destinato il plafond e gli allevatori percepiranno un insoddisfacente contributo di 33,84 € a capo. per i capi che presentano requisiti aggiunti sono previsti i seguenti premi:. - € 79,19/capo per gli capi allevati per almeno 12 mesi dal richiedente;. - € 73,19/capo per gli capi aderenti al sistema di qualità nazionale o regionale;. - € 79,19/capo per gli capi rientranti nell’ambito di un sistema di etichettatura;. - €79,60/capo per gli capi certificati dop e igp ai sensi del reg. 1151/2012. agli ovini l’aiuto compete per le agnelle da latte da rimonta che fanno parte di greggi che aderiscono ai piani regionali di selezione per la resistenza alla scrapie. la quota di agnelle da rimonta ammissibile per ciascun gregge si determina nel seguente modo:. 1) il 75% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della rimonta pari al 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta non raggiunto. 2) il 35% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta raggiunto. le risorse destinate a tale misura ammontano a 9,36 milioni pari a € 27,41 €/capo per i 341.494 capi accertati che è quasi raddoppiato rispetto al 2015 e per tale ragione il premio per capo è nettamente inferiore rispetto ai 52,36 €/capo pagati lo scorso anno. a tale contributo si aggiungono, per gli allevatori di ovini e caprini i cui capi sono macellati con certificazioni dop e igp, 5,32 €/capo. anche in questo caso l’importo corrisposto all’allevatore è nettamente inferiore all’anno recedente per l’aumento del numero di capi richiesti a premio (1.026.453 capi). in conclusione, il bilancio di questo secondo anno del sostegno accoppiato introdotto con la pac 2015/2020 si riassume in 22 misure rivolte a 12 settori del settore primario che per l’esiguità degli importi, in particolare per barbabietola da zucchero e zootecnia da carne, ne dimostrano la scarsa efficacia. ©riproduzione riservata
Chiudi lettore contestuale sono stati pubblicati da agea i dati definitivi delle domande per i pagamenti accoppiati previsti dall’art.52 del regolamento 1307/2013 per l’annualità 2016 a cui seguiranno a breve i pagamenti. nella circolare agea 48809.2017 è stata dettagliata la destinazione del plafond assegnato per il sostegno accoppiato delle produzioni, pari all’11% del totale nazionale degli aiuti e per la campagna 2016, per complessivi 423.588.550 milioni di euro. i pagamenti previsti dall’art.52 relativi alla campagna 2016 saranno erogati entro il 30 giugno 2017. la misura riservata alla coltivazione del grano duro nelle regioni umbria, toscana, marche, lazio, abruzzo, molise, campagna, puglia, basilicata, calabria, sicilia e sardegna è riservata una quota del 13,95% delle risorse pari a € 59,09 milioni di euro. le superfici oggetto di tale misura ammontano a 977.018 ettari, in aumento rispetto al 2015, riceveranno un contributo pari a € 60,48 ad ettaro (-6 € rispetto al 2015). per i coltivatori della soia localizzati nelle regioni lombardia, veneto, piemonte, fiuli venzia giulia ed emilia romagna è stata riservata una quota del 2,3% della dotazione disponibile pari a 9,74 milioni di euro. la superficie a premio ammonta a 148.669 ettari per un premio ad ettaro di € 65,53. alle colture proteaginose del centro italia le risorse destinate ammontano al 3,3% per complessivi 13,978 milioni di euro destinati agli agricoltori delle regioni umbria, toscana, marche e lazio. le superfici ammesse ammontano a 247.897 ettari ed il contributo erogato per ettaro ammonta a € 56,38. per i produttori di leguminose da granella di abruzzo, molise, campania, puglia, basilicata, calabria, sicilia e sardegna sono stati destinati 11,648 milioni di euro pari al 2,75% ed il contributo per ettaro ammonta a € 24,86. tali colture hanno avuto un forte incremento sia per la rotazione delle coltivazioni a seminativo, sia per il soddisfacimento degli impegni per il greening. alla barbabietola da zucchero saranno corrisposti € 532,36 €/ha ma, nonostante tutto le superfici continuano ad essere in diminuzione (31.906 ettari). permane la crisi di questo settore, nonostante gli aiuti per aiutare il mantenimento gli ultimi tre zuccherifici ancora attivi. ai produttori di riso arriveranno 22,45 milioni di euro, pari al 5,3% delle risorse destinate. le superfici coltivate ammontano a 233.412 ettari. il pagamento destinato sarà inferiore agli importi stimati prima della riforma della pac e sarà di € 96,18 €/ha. il premio corrisposto ai produttori di pomodoro con contratti di fornitura stipulati con l’industria di trasformazione per tramite di op ammonta a 168,09 €/ha ed è sostanzialmente in line con quello corrisposto nel 2015. le risorse destina a questa coltivazione, che copre una superficie di 66.275 ettari, ammontano a 11,14 milioni di euro (2,63%). gli olivicoltori di puglia, calabria e liguria, riceveranno un premio di € 119,79 per ognuno dei 364.201 ettari complessivamente coltivati. le risorse destinate a tale segmento ammontano al 10,3% pari a 43,6 milioni di euro. il premio è stato superiore rispetto alle previsioni del ministero in quanto le superfici che si prevedevano ammissibili erano di 560.000 ha. gli olivicoltori di puglia e calabria riceveranno inoltre un premio aggiuntivo per la coltivazione di olivete su superfici con una pendenza media superiore al 7,5%. per tale misura sono previsi ulteriori risorse per 13,13 milioni di euro che saranno destinati a 85.178 ettari con un premio medio per ettaro pari a € 154,16 da sommarsi al premio base di € 119,79. per gli olivicoltori che aderiscono a sistemi di qualità dop e igp di tutto il territorio nazionale è previsto il premio per l’olivicoltura di rilevanza economica, sociale, territoriale e ambientale. sono state destinate a tale misura il 3% delle risorse pari a 12,7 milioni di euro. le superfici interessate ammontano a 75.211 ettari ed il pagamento erogato ammonta a 168,96 €/ha (-36,03 €/ha rispetto al 2015). tale premio va sommato alle precedenti misure illustrate per gli olivicoltori. agli allevatori di vacche da latte la misura ha destinato 74,1 milioni di euro (17,5%) a cui si aggiungono 9,74 milioni di euro per gli allevamenti in aree montante. i capi allevati ammessi alla misura ammontano a 927.481 e nelle zone montante ne sono allevati 124.339. i contributi erogati sono pari a € 79,92 a capo in via generale e € 78,35 a capo nelle zone montane. per il settore bufalino è riconosciuto un premio per le fattrici di età superiore a 30 mesi che abbiano partorito nel corso dell’anno solare 2016. per il settore sono stati destinati 4 milioni di euro (0,96%) che dovranno esser suddivisi tra i 72.103 capi allevati per un pagamento di € 56,36 a capo. si evidenza un forte aumento dei capi allevati pari a circa 22.000 unità dovuto al fatto che il pagamento accoppiato per le bufale è una novità della pac 2015/2020 e non era stata fornita adeguata informazione nel primo anno di applicazione. per le vacche nutrici il plafond è di 36,598 milioni di euro pari al 8,64% del totale ed è’ riservato agli animali iscritti ai libri genealogici o ai registri anagrafici delle razze bovine da carne. per le razze incluse in appositi piani selettivi o di gestione della razza chianina, romagnola, podolica, marchigiana, maremmana e facenti parte di allevamenti che aderiscono a piani di gestione della razza finalizzati al risanamento dal virus responsabile della rinotracheite infettiva del bovino ibr, è riservato un ulteriore plafond di 3,642 milioni di euro. i premi per le vacche nutrici iscritte a libro genealogico o registro anagrafico ammontano a 136,35 €/capo, mentre per quelle inserite nei piani selettivi e gestione di razza ammontano a € 323,17 €/capo. per i bovini da carne la cui età è compresa tra i 12 e 24 mesi al momento della macellazione e che abbiamo avuto un periodo di accrescimento presso l’allevamento del richiedente pari almeno a 6 mesi sono stati stanziati € 3,51 milioni di euro. sono 103.877 i capi a cui è destinato il plafond e gli allevatori percepiranno un insoddisfacente contributo di 33,84 € a capo. per i capi che presentano requisiti aggiunti sono previsti i seguenti premi:. - € 79,19/capo per gli capi allevati per almeno 12 mesi dal richiedente;. - € 73,19/capo per gli capi aderenti al sistema di qualità nazionale o regionale;. - € 79,19/capo per gli capi rientranti nell’ambito di un sistema di etichettatura;. - €79,60/capo per gli capi certificati dop e igp ai sensi del reg. 1151/2012. agli ovini l’aiuto compete per le agnelle da latte da rimonta che fanno parte di greggi che aderiscono ai piani regionali di selezione per la resistenza alla scrapie. la quota di agnelle da rimonta ammissibile per ciascun gregge si determina nel seguente modo:. 1) il 75% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della rimonta pari al 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta non raggiunto. 2) il 35% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta raggiunto. le risorse destinate a tale misura ammontano a 9,36 milioni pari a € 27,41 €/capo per i 341.494 capi accertati che è quasi raddoppiato rispetto al 2015 e per tale ragione il premio per capo è nettamente inferiore rispetto ai 52,36 €/capo pagati lo scorso anno. a tale contributo si aggiungono, per gli allevatori di ovini e caprini i cui capi sono macellati con certificazioni dop e igp, 5,32 €/capo. anche in questo caso l’importo corrisposto all’allevatore è nettamente inferiore all’anno recedente per l’aumento del numero di capi richiesti a premio (1.026.453 capi). in conclusione, il bilancio di questo secondo anno del sostegno accoppiato introdotto con la pac 2015/2020 si riassume in 22 misure rivolte a 12 settori del settore primario che per l’esiguità degli importi, in particolare per barbabietola da zucchero e zootecnia da carne, ne dimostrano la scarsa efficacia. ©riproduzione riservata
Sono stati pubblicati da Agea i dati definitivi delle domande per i pagamenti accoppiati previsti dall’art.52 del regolamento 1307/2013 per l’annualità 2016 a cui seguiranno a breve i pagamenti.
Nella circolare Agea 48809.2017 è stata dettagliata la destinazione del plafond assegnato per il sostegno accoppiato delle produzioni, pari all’11% del totale nazionale degli aiuti e per la campagna 2016, per complessivi 423.588.550 milioni di euro.
I pagamenti previsti dall’art.52 relativi alla campagna 2016 saranno erogati entro il 30 giugno 2017.
La misura riservata alla coltivazione del grano duro nelle regioni Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campagna, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna è riservata una quota del 13,95% delle risorse pari a € 59,09 milioni di euro.
Le superfici oggetto di tale misura ammontano a 977.018 ettari, in aumento rispetto al 2015, riceveranno un contributo pari a € 60,48 ad ettaro (-6 € rispetto al 2015).
Per i coltivatori della soia localizzati nelle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Fiuli Venzia Giulia ed Emilia Romagna è stata riservata una quota del 2,3% della dotazione disponibile pari a 9,74 milioni di euro. La superficie a premio ammonta a 148.669 ettari per un premio ad ettaro di € 65,53.
Alle colture proteaginose del centro Italia le risorse destinate ammontano al 3,3% per complessivi 13,978 milioni di euro destinati agli agricoltori delle regioni Umbria, Toscana, Marche e Lazio. Le superfici ammesse ammontano a 247.897 ettari ed il contributo erogato per ettaro ammonta a € 56,38.
Per i produttori di leguminose da granella di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna sono stati destinati 11,648 milioni di euro pari al 2,75% ed il contributo per ettaro ammonta a € 24,86. Tali colture hanno avuto un forte incremento sia per la rotazione delle coltivazioni a seminativo, sia per il soddisfacimento degli impegni per il greening.
Alla barbabietola da zucchero saranno corrisposti € 532,36 €/ha ma, nonostante tutto le superfici continuano ad essere in diminuzione (31.906 ettari). Permane la crisi di questo settore, nonostante gli aiuti per aiutare il mantenimento gli ultimi tre zuccherifici ancora attivi.
Ai produttori di riso arriveranno 22,45 milioni di euro, pari al 5,3% delle risorse destinate. Le superfici coltivate ammontano a 233.412 ettari. Il pagamento destinato sarà inferiore agli importi stimati prima della riforma della Pac e sarà di € 96,18 €/ha.
Il premio corrisposto ai produttori di pomodoro con contratti di fornitura stipulati con l’industria di trasformazione per tramite di OP ammonta a 168,09 €/ha ed è sostanzialmente in line con quello corrisposto nel 2015. Le risorse destina a questa coltivazione, che copre una superficie di 66.275 ettari, ammontano a 11,14 milioni di euro (2,63%).
Gli olivicoltori di Puglia, Calabria e Liguria, riceveranno un premio di € 119,79 per ognuno dei 364.201 ettari complessivamente coltivati. Le risorse destinate a tale segmento ammontano al 10,3% pari a 43,6 milioni di euro. Il premio è stato superiore rispetto alle previsioni del Ministero in quanto le superfici che si prevedevano ammissibili erano di 560.000 ha.
Gli olivicoltori di Puglia e Calabria riceveranno inoltre un premio aggiuntivo per la coltivazione di olivete su superfici con una pendenza media superiore al 7,5%. Per tale misura sono previsi ulteriori risorse per 13,13 milioni di euro che saranno destinati a 85.178 ettari con un premio medio per ettaro pari a € 154,16 da sommarsi al premio base di € 119,79.
Per gli olivicoltori che aderiscono a sistemi di qualità DOP e IGP di tutto il territorio nazionale è previsto il premio per l’olivicoltura di rilevanza economica, sociale, territoriale e ambientale. Sono state destinate a tale misura il 3% delle risorse pari a 12,7 milioni di euro. Le superfici interessate ammontano a 75.211 ettari ed il pagamento erogato ammonta a 168,96 €/ha (-36,03 €/ha rispetto al 2015). Tale premio va sommato alle precedenti misure illustrate per gli olivicoltori.
Agli allevatori di vacche da latte la misura ha destinato 74,1 milioni di euro (17,5%) a cui si aggiungono 9,74 milioni di euro per gli allevamenti in aree montante.
I capi allevati ammessi alla misura ammontano a 927.481 e nelle zone montante ne sono allevati 124.339. I contributi erogati sono pari a € 79,92 a capo in via generale e € 78,35 a capo nelle zone montane.
Per il settore bufalino è riconosciuto un premio per le fattrici di età superiore a 30 mesi che abbiano partorito nel corso dell’anno solare 2016. Per il settore sono stati destinati 4 milioni di euro (0,96%) che dovranno esser suddivisi tra i 72.103 capi allevati per un pagamento di € 56,36 a capo. Si evidenza un forte aumento dei capi allevati pari a circa 22.000 unità dovuto al fatto che il pagamento accoppiato per le bufale è una novità della Pac 2015/2020 e non era stata fornita adeguata informazione nel primo anno di applicazione.
Per le vacche nutrici il plafond è di 36,598 milioni di euro pari al 8,64% del totale ed è’ riservato agli animali iscritti ai libri genealogici o ai registri anagrafici delle razze bovine da carne.
Per le razze incluse in appositi piani selettivi o di gestione della razza Chianina, Romagnola, Podolica, Marchigiana, Maremmana e facenti parte di allevamenti che aderiscono a piani di gestione della razza finalizzati al risanamento dal virus responsabile della rinotracheite infettiva del bovino IBR, è riservato un ulteriore plafond di 3,642 milioni di euro.
I premi per le vacche nutrici iscritte a libro genealogico o registro anagrafico ammontano a 136,35 €/capo, mentre per quelle inserite nei piani selettivi e gestione di razza ammontano a € 323,17 €/capo.
Per i bovini da carne la cui età è compresa tra i 12 e 24 mesi al momento della macellazione e che abbiamo avuto un periodo di accrescimento presso l’allevamento del richiedente pari almeno a 6 mesi sono stati stanziati € 3,51 milioni di euro.
Sono 103.877 i capi a cui è destinato il plafond e gli allevatori percepiranno un insoddisfacente contributo di 33,84 € a capo.
Per i capi che presentano requisiti aggiunti sono previsti i seguenti premi:
- € 79,19/capo per gli capi allevati per almeno 12 mesi dal richiedente;
- € 73,19/capo per gli capi aderenti al sistema di qualità nazionale o regionale;
- € 79,19/capo per gli capi rientranti nell’ambito di un sistema di etichettatura;
- €79,60/capo per gli capi certificati Dop e Igp ai sensi del reg. 1151/2012
Agli ovini l’aiuto compete per le agnelle da latte da rimonta che fanno parte di greggi che aderiscono ai piani regionali di selezione per la resistenza alla scrapie.
La quota di agnelle da rimonta ammissibile per ciascun gregge si determina nel seguente modo:
1) Il 75% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della rimonta pari al 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta NON raggiunto.
2) Il 35% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta raggiunto.
Le risorse destinate a tale misura ammontano a 9,36 milioni pari a € 27,41 €/capo per i 341.494 capi accertati che è quasi raddoppiato rispetto al 2015 e per tale ragione il premio per capo è nettamente inferiore rispetto ai 52,36 €/capo pagati lo scorso anno.
A tale contributo si aggiungono, per gli allevatori di ovini e caprini i cui capi sono macellati con certificazioni Dop e Igp, 5,32 €/capo. Anche in questo caso l’importo corrisposto all’allevatore è nettamente inferiore all’anno recedente per l’aumento del numero di capi richiesti a premio (1.026.453 capi).
In conclusione, il bilancio di questo secondo anno del sostegno accoppiato introdotto con la Pac 2015/2020 si riassume in 22 misure rivolte a 12 settori del settore primario che per l’esiguità degli importi, in particolare per barbabietola da zucchero e zootecnia da carne, ne dimostrano la scarsa efficacia.
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