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È stato firmato il testo del nuovo DPCM Ottobre, contenente ulteriori misure restrittive antiCOVID, racchiuse in dodici articoli.
Le principali disposizioni riguardano:
Il rispetto di queste nuove regole dovrebbe escludere la possibilità di un nuovo lockdown nazionale, anche se sembra siano previste mini-chiusure selettive di alcune attività e l’istituzione di zone rosse laddove ci fossero focolai e boom di contagi, e tornassero a riempirsi le terapie intensive.
In attesa che il DPCM venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è comunque possibile visionarne la bozza per potersi adeguare a tutte le disposizioni che, ricordiamo, entrano in vigore il 14 ottobre e resteranno valide per trenta giorni. Vediamo le misure principali.
L’art. 1 del Decreto introduce l’obbligo di avere sempre con sé la mascherina e di indossarla nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, ad eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi e per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
L’obbligo viene meno durante lo svolgimento dell’attività sportiva, per i bambini di età inferiore ai 6 anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e per coloro che per interagire con tali soggetti versano nella stessa incompatibilità. L’uso della mascherina è fortemente raccomandato all’interno delle case in presenza di persone non conviventi.
Per quanto riguarda teatro, cinema, concerti e altri eventi aperti al pubblico, resta il limite massimo di 1.000 spettatori all’aperto e di 200 in ogni sala, al chiuso. Le Regioni e le Province autonome possono stabilire per i propri territori un diverso numero massimo di spettatori, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica.
Restano chiuse sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso. Fiere e congressi sono consentiti, nel rispetto di tutte le misure anticontagio previste dalla Legge.
Le feste sono vietate, mentre i ricevimenti di matrimonio, battesimo e quelli conseguenti ad altre cerimonie civili o religiose possono svolgersi con massimo 30 persone.
Per le feste organizzate all’interno delle abitazioni il numero massimo consentito è di 6 persone.
Il Decreto dispone la chiusura di ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie alle ore 24.00 con servizio al tavolo e alle 21.00 in assenza di servizio al tavolo. Restano consentiti la consegna a domicilio e l’asporto, ma è vietato consumare sul posto in piedi e nelle vicinanze del locale dopo le 21.00.