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Non solo per coloro che intendano aprire una nuova struttura agrituristica, ma anche per chi si appresta a ristrutturare il proprio agriturismo già esistente, la scelta di orientarsi verso una soluzione ecosostenibile può essere vincente.
Negli ultimi anni sono infatti aumentati i turisti che scelgono consapevolmente di soggiornare presso strutture ricettive che abbiano aderito ad un turismo sostenibile, al fine di preservare l’ambiente circostante.
Le principali caratteristiche degli agriturismi ecosostenibili sono le seguenti:
Proprio quest’ultimo punto permette di introdurre l’argomento della c.d. bioarchitettura, che consiste nell’uso di mobili e moquette non rivestiti con colle sintetiche, quali la formaldeide, altamente dannose per la salute umana. È pertanto preferibile il legno per i rivestimenti di mobili e pavimenti, materiale che tra l’altro ha una funzione termico-isolante.
Al tempo stesso, è necessario prediligere il recupero del mobilio al fine di non immettere nell’ambiente eccessivo materiale il cui processo di smaltimento può richiedere innumerevoli anni.
L’importanza di favorire un turismo e, in generale, una vita ecosostenibile è stata avvertita anche da importanti realtà.
Con l’intento di promuovere la bioarchitettura e l’economia circolare, è nata infatti l’iniziativa IKEA “Buy Back”, volta a smaltire in modo responsabile mobili usati, che si svolgerà in 27 Paesi e che sarà attiva in Italia dal 27 novembre al 6 dicembre 2020.
IKEA si rende disponibile a ritirare i suoi mobili usati rilasciando ai clienti un buono acquisto da spendere in negozio pari al:
Il buono acquisto verrà rilasciato al cliente al termine di una preventiva valutazione sullo stato del mobile oggetto di restituzione, da parte di un operatore IKEA.
In conclusione nel prossimo futuro si stima un aumento vertiginoso della richiesta di un turismo ecosostenibile, tanto che già oggi sono diversi gli incentivi fiscali per le strutture ricettive che decidono di orientarsi verso questa direzione. Si pensi che lo stesso Governo ha previsto la possibilità di beneficiare di un fondo perduto per investimenti green, da realizzarsi nel periodo 2020-2023, pari al 15% dell’importo massimo dell’investimento.