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Il Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 istituisce il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), con cui l’UE stabilisce gli obiettivi del FSE+, il bilancio per il periodo 2021-2027, i metodi di esecuzione, le forme di finanziamento dell'Unione e le regole di erogazione di tali finanziamenti.
Come funziona il Fondo Sociale Europeo Plus?
Il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) è il principale strumento di investimento sulle persone, per costruire un'Europa più attenta al sociale e più inclusiva. Aiuta gli Stati membri ad affrontare la crisi pandemica, ad ottenere più alti livelli di occupazione, soprattutto per giovani e donne, una più equa protezione sociale e una forza lavoro pronta alle transizioni, in particolare quelle dell'economia verde e del digitale.
Il FSE+ sostiene, integra e dota di valore aggiunto le politiche degli Stati membri al fine di garantire pari opportunità, pari accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e di qualità, protezione sociale e inclusione, concentrandosi in particolare su un'istruzione e una formazione inclusive e di qualità, sull'apprendimento permanente, sugli investimenti a favore dell'infanzia e dei giovani e sull'accesso ai servizi di base.
Il FSE+ è attuato:
La dotazione finanziaria per l’attuazione del programma nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e 31 dicembre 2027 è di 87.995.063.417.00 €, a prezzi 2018, di cui 87.319.331.844.00 € per la componente in regime di gestione concorrente.
Gli Stati membri programmano le proprie risorse della componente in regime di gestione concorrente dando priorità agli interventi che rispondo alle sfide individuate nell’ambito del semestre europeo e nell’ambito dei propri programmi nazionali.
Un importo adeguato deve altresì essere destinato ad azioni e riforme mirate ad attuare la garanzia per l’infanzia (gli Stati membri con un livello di povertà infantile superiore alla media UE devono utilizzare almeno il 5% delle loro risorse FSE+ per affrontare tale problema), nonché ad azioni che rispondo alle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per ciascun Paese e a riforme strutturali volte a sostenere l’occupazione giovanile e l’istruzione e la formazione professionale (ad esempio apprendistato, percorsi di transizione scuola-lavoro, ecc.).
Negli Stati membri con un alto tasso di NEET (giovani 15-29 anni che non hanno un lavoro né seguono un percorso scolastico o formativo) superiore alla media UE, è richiesto di dedicare almeno il 12,5% delle dotazioni FSE+ per interventi mirati e riforme strutturali a sostegno dell’occupazione giovanile.
Il 25% delle risorse deve esser destinato ad azioni volte a garantire l’inclusione sociale, mentre il 3% minimo deve essere assegnato per il sostegno delle persone indigenti tramite assistenza alimentare e materiale di base.