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Il MUD è il Modello Unico per denunciare i rifiuti prodotti o gestiti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dai Comuni e quelli smaltiti, avviati al recupero, trasportati o intermediati nel corso dell'anno precedente.
Di norma, il termine per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) è fissato al 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. Tuttavia, con il D.P.C.M. 3 febbraio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 marzo 2023, è stato approvato il nuovo modello per l’anno 2023, relativo ai rifiuti prodotti e/o gestiti nel 2022 e, pertanto, in applicazione dell’art. 6, comma 2-bis, Legge n. 70/1994, il termine per la presentazione del MUD 2023 è posticipato di 120 giorni, cosicché il temine per quest’anno scade il giorno 8 luglio 2023.
Sono interessati a questo adempimento i seguenti soggetti:
Sono invece esonerati dall’obbligo di presentazione:
Per quanto riguarda le imprese che svolgono attività agricola di cui all’art. 2135[1], Codice Civile, produttrici iniziali di rifiuti speciali pericolosi, indipendentemente dal volume d’affari annuo, ai sensi del comma 6 dell’art. 190, TUA, possono adempiere all’obbligo con una delle seguenti modalità:
Le modifiche apportate al modello si sono rese necessarie per consentire l’adeguamento a nuove disposizioni normative.
In particolare, per garantire l’acquisizione delle informazioni necessarie per ottemperare agli obblighi di comunicazione in materia di rifiuti, si è reso necessario modificare il modello vigente al fine di introdurre:
A tal fine, sono state implementate le seguenti sezioni:
La presentazione avviene in modalità telematica, attraverso il portale www.mudtelematico.it.
Online, sul portale del Ministero dell’Ambiente, sono disponibili gli strumenti per effettuare l’adempimento: modello, istruzioni, comunicazione rifiuti semplificata e le istruzioni per la presentazione telematica.
[1] La medesima deroga è disposta per “i soggetti esercenti attività ricadenti nell'ambito dei codici ATECO 96.02.01, 96.02.02, 96.02.03 e 96.09.02 che producono rifiuti pericolosi, compresi quelli aventi codice EER 18.01.03, relativi ad aghi, siringhe e oggetti taglienti usati ed i produttori di rifiuti pericolosi non rientranti in organizzazione di ente o impresa”.