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Con Decreto Dipartimentale 3 marzo 2023, prot. n. 136837, l’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), in attuazione delle disposizioni recate dall’art. 8, D.Lgs. n. 198/2021, ha istituito l’Unità di contrasto alle Pratiche commerciali Sleali (UPS).
Il 30 novembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 198/2021, relativo alle pratiche sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare, con lo scopo di garantire maggiore tutela dei fornitori e degli operatori della filiera agricola e alimentare. Il decreto, attuativo della Direttiva (UE) n. 2019/633 ha abrogato, tra l’altro, la precedente disciplina di cui all’art. 62, D.L. n.1/2012.
Il D.Lgs. n. 198/2021, in relazione alla commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari tra soggetti professionali (la disciplina, infatti, non si applica alle cessioni a privati), definisce le pratiche commerciali sleali vietate, come, ad esempio, il ritardo nei pagamenti, l’annullamento degli ordini, le modifiche unilaterali e retroattive dei contratti, le ritorsioni commerciali, ecc.
Inoltre, fatta eccezione per specifiche ipotesi, la nuova disciplina introduce l’obbligo della forma scritta per i contratti che abbiano ad oggetto la cessione di prodotti agricoli o alimentari.
Le sanzioni per coloro che contravvengono alla disposizione sono elevate anche se, ad oggi, sia per la recente istituzione della disposizione, sia per il conseguente periodo di adeguamento, di fatto, i controlli non sono stati avviati.
Il D.Lgs. n. 198/2021 stabilisce che l’ICQRF è l'Autorità Nazionale incaricata di vigilare sul rispetto delle disposizioni in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare nonché dell'art. 7, Legge n. 53/2021, in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari.
Compete quindi all’ICQRF vigilare sulle relazioni commerciali e provvedere al contrasto delle pratiche commerciali sleali nelle relazioni tra acquirenti e fornitori di prodotti agricoli ed alimentari, verificando quelle pratiche commerciali che possono considerarsi vietate in quanto contrarie ai principi di buona fede e correttezza ed imposte unilateralmente da un contraente alla sua controparte, eseguite da fornitori che siano stabiliti nel territorio nazionale.
Con D.M. 3 marzo 2023 è stata istituita l’apposita Unità di contrasto alla Pratiche Sleali (UPS) presso la Direzione Generale PREF con lo scopo di svolgere i seguenti compiti:
Inoltre, l’UPS potrà avvalersi dell’Unità di Servizi Giuridici (USG) istituita con il Decreto Dipartimentale n. 129778 del 28 febbraio 2023.
L’USG nasce per fornire supporto tecnico-giuridico agli Uffici del Dipartimento nonché dall’Unità di contrasto alle pratiche sleali (UPS) e predisporre le riposte alle richieste di parere e di chiarimento nelle materie oggetto del D.Lgs. n. 198/2021.
L’USG, inoltre, sarà di supporto alla Direzione Generale PREF per la programmazione, analisi del rischio e coordinamento all’attività ispettiva per le materie oggetto del D.Lgs. n. 198/2021 e curerà i rapporti con i Servizi della Commissione europea e con le Autorità di contrasto degli altri Stati membri.
I componenti dell’UPS saranno individuati, con un successivo decreto dipartimentale, tra i dirigenti e funzionari del dipartimento ICQRF.
Con l’istituzione dell’UPS e dell’USG, il D.Lgs. n. 198/2021, già in vigore dal 2022, disporrà di uno specifico apparato destinato al controllo e alla consulenza in materia di pratiche commerciali sleali.
L’ICQRF, attraverso l’UPS, potrà avviare, di propria iniziativa o su segnalazione, attività di controllo e contrasto alle pratiche commerciali sleali.