A partire da oggi, 6 luglio, sarà possibile consultare l’INAD (Indice nazionale dei domicili digitali). Già dal 6 giugno è possibile inserire il proprio domicilio digitale al fine di ricevere, con valore legale, tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione direttamente nella casella PEC.
Dal 6 giugno 2023 qualsiasi cittadino maggiorenne e titolare di un indirizzo PEC ha la possibilità di eleggere il proprio domicilio digitale sul portale INAD. A partire dal 6 luglio tutti i domicili eletti dai cittadini saranno pubblicati e resi disponibili alla consultazione.
Cos’è l’INAD e cosa si intende per “domicilio digitale”
INAD è l'Indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche, dei professionisti e degli altri enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione in albi, elenchi o registri professionali o nel registro delle imprese, istituito dall'art. 6-quater del Codice dell'Amministrazione Digitale (D.Lgs. n. 82 del 7 marzo 2005).
Con domicilio digitale si intende:
- l'indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata (PEC) o
- un servizio elettronico di recapito certificato qualificato, come definito dal Regolamento eIDAS,
valido ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera n-ter del Codice dell’Amministrazione Digitale.
Al momento, tuttavia, la PEC risulta essere l’unico domicilio digitale utilizzabile, in attesa della normativa di attuazione dei servizi elettronici di recapito certificato qualificato.
I soggetti che possono eleggere il proprio domicilio digitale mediante registrazione nell'INAD sono:
- le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e che abbiano la capacità di agire;
- i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della Legge n. 4/2013;
- gli enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione nell'INI-PEC.
Per quanto riguarda tutti gli indirizzi PEC dei professionisti presenti in INI-PEC, questi sono già eletti automaticamente - a partire dal 6 giugno 2023 - anche su INAD, in qualità di domicili digitali di persone fisiche. Resta comunque la possibilità, per i professionisti, di modificare il domicilio su INAD, eleggendone uno diverso da quello presente in INI-PEC.
L'accesso ai servizi esposti sul portale INAD è a titolo gratuito, comprese le richieste di elezione, modifica e cessazione del domicilio. La consultazione è consentita a chiunque senza necessità di autenticazione.
A cosa serve l’INAD
Una volta inserito il proprio domicilio digitale nel portale INAD, sarà possibile per la Pubblica Amministrazione inviare tutte le comunicazioni al domicilio indicato. Tali comunicazioni avranno valore legale.
Ad esempio, la Pubblica Amministrazione potrà inviare comunicazioni relative a rimborsi fiscali e detrazioni d'imposte, accertamenti, verbali di sanzioni amministrative e tutte le altre comunicazioni con valore legale ai sensi dell'art. 3-bis comma 4 del Codice dell’Amministrazione Digitale.
Come accedere all’INAD
È possibile accedere all'INAD con le seguenti modalità alternative:
- Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), di livello almeno significativo;
- Carta d'Identità Elettronica (CIE);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Per gli Enti, la registrazione deve essere effettuata dal Legale Rappresentante o da un suo delegato.
I vantaggi per la Pubblica Amministrazione e per i cittadini
Tramite domicilio digitale è possibile, per la Pubblica Amministrazione, risolvere l'esigenza di inviare al cittadino comunicazioni telematiche a valore legale, analogamente a quanto già avviene con INI-PEC per imprese e professionisti.
L'Ente che invierà comunicazioni tramite domicilio digitale potrà avvalersi della conferma immediata di ricezione da parte del cittadino.
Inoltre gli Enti, sostituendo la classica modalità della Raccomandata A/R, risparmieranno costi cartacei e di invio (buste, stampa, francobolli, ecc.).
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