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Andrea Cristaldini
pacchetto-ortofloro-plus Produzione parallela in risicoltura biologica: aggiornamento delle varietà facilmente distinguibili

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con nota n. 661972 del 30 novembre c.a., il masaf rende noto l’aggiornamento dell’elenco delle varietà di riso facilmente distinguibili che possono essere coltivate in parallelo nella stessa unità di produzione. in effetti, dopo sei anni dalla predisposizione della prima lista, il ministero ha ritenuto necessario procedere a un aggiornamento delle varietà facilmente distinguibili. l’aggiornamento della lista è stato predisposto, su richiesta espressa del masaf, dal crea-dc di vercelli in collaborazione con l’ente nazionale risi. rimane di fatto vietata la produzione parallela di varietà appartenenti allo stesso gruppo merceologico se non caratterizzate da una diversa colorazione del pericarpo. così come previsto dall’art. 9, comma 7 del regolamento 2018/848 (relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici) è possibile condurre in parallelo una produzione biologica e non biologica nell’ambito di una stessa realtà aziendale, a patto che le singole unità di produzione siano chiaramente ed effettivamente distinte e, per quanto concerne i vegetali, siano interessate varietà distinte e facilmente distinguibili. di fondamentale importanza risulta pertanto l’individuazione e delle caratteristiche che consentono di distinguere le varietà durante la fase di produzione o in fase di commercializzazione. contestualmente risulta opportuno stilare ed aggiornare le liste delle varietà non facilmente distinguibili tra loro e che non possono essere coltivate nella stessa azienda agricola. per quanto riguarda la specie vegetale oryza sativa (riso), il carattere che permettere una facile distinzione tra diverse varietà è la tipologia di cariosside. nella fase di produzione agricola primaria, la caratteristica da prendere in considerazione è la biometria del granello (granello sbramato). sul granello lavorato, si fa riferimento ai gruppi merceologici previsti dal d.lgs. n. 131 del 4 agosto 2017[1], che sono:. tondo;. medio;. lungo a (ulteriormente suddiviso in parboiled e da consumo interno);. lungo b. la distinzione può essere fatta anche sulla base della pigmentazione del pericarpo del granello (rosso, bronzo o nero). in definitiva, le varietà che non possono essere distinte facilmente per le caratteristiche merceologiche del granello sbramato non possono essere coltivate nella stessa azienda, neanche in unità separate. le varietà attualmente classificate sono in totale 288. [1] decreto legislativo n. n. 131 del 4 agosto 2017- disposizioni concernenti il mercato interno del riso, in attuazione dell’articolo 31 della legge 28 luglio 2016, n. 154. andrea cristaldini ©riproduzione riservata
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