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Redazione
pacchetto-ortofloro-plus Calano drasticamente le polizze agevolate delle produzioni vegetali 2023

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il ministero dell’agricoltura ha pubblicato il bando per i contributi sulle polizze agevolate delle produzioni vegetali per l’anno 2023. la riduzione delle spese ammissibili e della percentuale di contribuzione rispetto agli anni passati potrebbero indurre molte imprese a riconsiderare l’opportunità di assicurarsi. paradossalmente l’effetto sarebbe in controtendenza con gli obblighi assicurativi in relazione ai danni catastrofali proposti come obbligo per gli altri settori produttivi. il masaf, con il decreto n. 643065 del 21 novembre 2023, ha pubblicato l'avviso pubblico con il quale si dà avvio all’iter della procedura per richiedere il rimborso parziale dei costi assicurativi. il provvedimento, per la campagna assicurativa 2023, stanzia 295.278.000 milioni di euro. la scadenza per la presentazione della domanda di sostegno è fissata 31 dicembre 2024. a seguito di tale invio si otterrà la determinazione e concessione del contributo a cui seguirà apposita domanda di pagamento, finalizzata alla richiesta di erogazione del contributo accordato. soggetti ammissibili. così come si legge nell’art. 3 del decreto, possono presentare domanda di contributo le imprese agricole in possesso, già alla presentazione della manifestazione d’interesse, dei seguenti requisiti soggettivi:. essere imprenditore agricolo secondo quanto previsto dall’articolo 2135 del codice civile, iscritto nel registro delle imprese o, nel caso degli operatori della provincia di bolzano, iscritti all’anagrafe delle imprese agricole;. essere agricoltore attivo;. essere titolare del fascicolo aziendale, nel quale deve essere stato dettagliato il piano di coltivazione e quindi le superfici e le colture oggetto di assicurazione. a tal fine, il fascicolo deve essere aggiornato con i relativi titoli di conduzione validi per tutta la durata della copertura per la quale si richiede il contributo. rischi assicurabili. il bando prevede tre combinazioni di rischi assicurabili:. le polizze che coprono l’insieme delle avversità catastrofali, di frequenza e accessorie;. le polizze a copertura delle avversità catastrofali, di almeno un’avversità di frequenza ed eventualmente di quelle accessorie;. le polizze che riguardano solo due avversità, da scegliere tra quelle di frequenza ed accessorie. in caso di adesione a polizze agevolate collettive, l’intero ammontare del contributo pubblico non deve essere destinato a coprire costi di gestione o ad altri costi connessi alle operazioni del condifesa. modalità di calcolo ed erogazione del contributo. l’art. 21 dell’avviso espone le modalità di calcolo e di erogazione del contributo, prevedendo un contributo pubblico pari al 40% della spesa ammessa, inferiore rispetto a quanto previsto nel pgra 2023 dove era prevista una contribuzione fino al 70%. il contributo scende al 37% per le polizze che coprono solo due delle avversità ammesse. il contributo pubblico, sulla base del territorio in cui ricadono le aziende beneficiarie (cuaa beneficiario), è così suddiviso:. regioni meno sviluppate: 50,50% a carico del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (feasr) e 49,50% a carico del fondo di rotazione ex 183/1987;. regioni in transizione: 42,50% a carico del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (feasr) e 57,50% a carico del fondo di rotazione ex 183/1987;. altre regioni: 40,70% a carico a carico del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (feasr) e 59,30% a carico del fondo di rotazione ex 183/1987. considerando che le aliquote usualmente garantite negli ultimi anni prevedevano un rimborso compreso tra il 60 e il 70% della spesa sostenuta, è evidente che il costo a carico dell’agricoltore crescerà in maniera importante fino a rendere antieconomico lo strumento assicurativo. redazione ©riproduzione riservata
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