Nell'ambito delle pratiche enologiche relative ai prodotti vitivinicoli, la “Guida alla tenuta del registro telematico” prevede la funzione “APRT - Altre pratiche enologiche”. Tali pratiche e trattamenti non hanno nel presente sistema una specifica scheda ma ognuna è contraddistinta da un dedicato “codice manipolazione”.
Le principali pratiche enologiche alle quali è assegnata una funzione specifica sono: l'arricchimento con MC o MCR; la dolcificazione; l'acidificazione e la disacidificazione.
Oltre a tali pratiche, la guida alla tenuta del registro telematico prevede la funzione “APRT - Altre pratiche enologiche” per registrare più pratiche enologiche minori, contraddistinte però da un codice manipolazione, come di seguito:
- utilizzo di pezzi di legno di quercia (9);
- impiego sperimentale di una nuova pratica enologica (10);
- dealcolizzazione (11);
- demetallizzazione con ferrocianuro di potassio (12);
- invecchiamento/affinamento (LL).
I prodotti contraddistinti da questi codici hanno conti e saldi separati da prodotti con le medesime caratteristiche (giacenze distinte).
Inoltre, ci sono i seguenti trattamenti, ognuno dei quali è contraddistinto dal codice indicato:
- trattamento con carbone ad uso enologico (AA);
- stabilizzazione tartarica del vino con elettrodialisi o mediante scambio di cationi (BB);
- aggiunta di dimetildicarbonato (DMDC) ai vini (CC);
- trattamento con membrane abbinato a carbone attivo (DD);
- impiego di copolimeri PVI\PVP (EE);
- impiego di cloruro d'argento (FF);
- gestione dei gas disciolti, mediante contatori a membrana (RR).
Il sistema non contabilizza giacenze distinte per i prodotti sottoposti a questi trattamenti. Il codice serve per indicare e descrivere il tipo di trattamento oggetto di registrazione.
L'operatore seleziona il codice APRT corrispondente alla compilazione delle cartelle seguenti:
- dati generali dove specificare data e numero dell'operazione (il committente se del caso);
- prodotto in scarico in cui occorre indicare il prodotto base oggetto dell'operazione;
- prodotto in scarico deve essere indicato solo il quantitativo di ferrocianuro di potassio impiegato nella pratica della demetallizzazione. Per le altre pratiche e trattamenti la cartella non sarà compilata poiché effettuati tramite apparecchiature o con uso di prodotti per i quali non è prevista la contabilizzazione;
- prodotto in carico in cui va indicato il prodotto ottenuto dopo l'operazione con le relative caratteristiche; ovvero il medesimo prodotto base con un unico attributo distintivo, il codice della pratica enologica o del trattamento da indicare obbligatoriamente nei relativi campi.
I prodotti in scarico (prodotto base) appartengono a diverse categorie in relazione alla pratica/trattamento enologico cui possono essere sottoposti:
- utilizzo di pezzi di legno di quercia: uve da vino; mosti d'uva; MPF; VNF; vini;
- impiego sperimentale di una nuova pratica enologica: categorie di prodotti come specificate nel protocollo della sperimentazione autorizzata;
- dealcolizzazione: vini;
- demetallizzazione con ferrocianuro di potassio: MPF di uve appassite, MPF, vino, vino liquoroso, vini spumanti naturali e gassificati, vini frizzanti naturali e gassificati, vini da uve stramature, vino ottenuto da uve appassite;
- trattamento con carbone ad uso enologico: mosto di uve, mosto di uve mutizzato con SO2, vino nuovo in fermentazione, vini bianchi, mosto di uve concentrato rettificato;
- stabilizzazione tartarica del vino con elettrodialisi o mediante scambio di cationi: MPF di uve appassite, MPF, vino, vino liquoroso, vini spumanti naturali e gassificati, vini frizzanti naturali e gassificati, vino ottenuto da uve appassite, vino di uve stramature;
- aggiunta di dimetildicarbonato (DMDC): MPF di uve appassite, MPF, vino, vino liquoroso, vini spumanti naturali gassificati, vini frizzanti naturali e gassificati, vino ottenuto da uve appassite, vino da uve stramature;
- trattamento con membrane abbinato a carbone attivo: vino;
- impiego di copolimeri PVI\PVP: mosti, vini;
- impiego di cloruro d'argento: vini;
- invecchiamento in legno: vini.
GSA Studio
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