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Si riportano qui di seguito importanti chiarimenti della Commissione Europea a seguito dell’entrata in vigore dal 13 dicembre scorso, del Regolamento 1169/2011 sull’etichettatura degli alimenti.
I vini frizzanti non dovranno riportare la data di scadenza in etichetta. È il chiarimento che arriva direttamente dalla direzione generale agricoltura della Commissione europea interessatada Fedagri. Un chiarimento che i produttori attendevano con impazienza.
Leggendo il regolamento 1169/2011 sembrava che i vini frizzanti, a differenza dei vini fermi e dei vini spumanti, dovessero riportare la data di scadenza. La Commissione ha poi chiarito si trattasse di un refuso nel momento della redazione del regolamento».
Il regolamento in questione in merito alla lingua da utilizzare indica che «Le informazioni obbligatorie vanno fornite in una lingua facilmente comprensibile per il consumatore del Paese in cui il prodotto è commercializzato». Per la normativa vitivinicola, invece, è sufficiente una o più lingue ufficiali dell’Ue. La Commissione ha stabilito che le informazioni obbligatorie per i vini compaiono in una o più lingue ufficiali dell’Unione e cosa importante è il produttore che decide che lingua usare.
Relativamente alla lingua da utilizzare fanno eccezione gli allergeni, le cui indicazioni, già come avveniva prima, vanno giustamente indicate nella lingua comprensibile per il consumatore, perché di mezzo c’è la sua salute.
Il dubbio era quello su chi nel settore vitivinicolo dovesse essere «l’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni ai consumatori». «Anche qui la Commissione ha chiarito che per il vino è l’imbottigliatore, il produttore o il venditore per gli spumanti, e l’importatore per i vini importati».