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Ci vengono spesso proposti quesiti riguardanti l'applicazione delle norme vitivinicole, in particolare per quel che concerne l’etichettatura dei vini. Ci viene richiesto spesso da piccoli produttori il quesito di come possano evidenziare tale loro qualifica in etichetta trovando le norme in materia alquanto contraddittorie e confuse.
Si tratta della dicitura “prodotto ed imbottigliato da…” che le disposizioni in materia sembrerebbero riservare al proprietario delle uve da lui stesso raccolte, trasformate in vino successivamente imbottigliato.
Da una verifica delle disposizioni in materia, emerge che ci sono due figure di produttore ai fini dell'etichettatura:
1) colui che raccoglie le uve, le vinifica ed imbottiglia il vino ottenuto,
2) colui che, dopo di avere acquistato le uve, vinifica ed imbottiglia.
Entrambi, ai fini della designazione in etichetta, sono “produttori”.
In materia di etichettatura all'articolo 56 del regolamento n. 607/2009 si definisce produttore chi effettua o fa effettuare per proprio conto l'elaborazione delle uve o del mosto.
Successivamente al punto 3 si precisa che il nome del produttore (e quindi l'elaboratore delle uve nella sua funzione tecnica indipendentemente dal fatto che le abbia coltivate oppure acquistate) può essere completato dal termine “produttore” o “prodotto da ...”.
Al punto 5 viene poi detto che le indicazioni riguardanti l'imbottigliatore e il produttore possono essere raggruppate se riguardano la stessa persona. E quindi può essere utilizzata la dicitura composta, che solitamente viene riportata: “prodotto e imbottigliato da…”
All'ultimo comma della norma medesima si dà agli Stati membri la facoltà di decidere quale opzione applicare ai loro prodotti. Ed è ovvio che qui gli Stati potrebbero restringere il campo in relazione alle espressioni tradizionali utilizzate nei rispettivi territori.
In Italia con decreto del ministero delle politiche agricole del 13 agosto 2012 è stato deciso (art. 3) che, per i vini a denominazione di origine protetta e a indicazione geografica protetta, ai fini dell'art. 56 punto 2 del regolamento n. 607/2009, le espressioni da utilizzare per completare il nome dell'imbottigliatore relativa all'imbottigliamento nell'azienda del produttore sono:
“imbottigliato nell'azienda agricola”, “imbottigliato dal viticoltore”, “imbottigliato all'origine da“ e altre espressioni similari (lettera a). Ed è del tutto ovvio che tali diciture non possono essere utilizzate da chi ha solamente elaborato e non coltivato le uve perché qui si vuole mettere in evidenza che l'imbottigliatore è colui che ha prodotto anche le uve.
Alla lettera b) si enunciano altre espressioni ammesse quali “imbottigliato nella zona di produzione” o “imbottigliato in...” seguita dal nome della Dop o dalla Igp. E qui si vuole evidenziare il luogo e non la funzione. E' sembrato a questo punto che l'Italia avesse voluto restringere il campo delle espressioni alla produzione viticola riservandole nel primo caso ai produttori-viticoltori e nel secondo caso ai produttori non viticoltori senza possibilità per questi ultimi di utilizzare la dicitura di “produttore”.
Purtroppo non è così, infatti Al punto c) della medesima norma il quadro sembra chiarirsi a sufficienza. Il decreto recita testualmente:
“Le espressioni di cui alle lettere a) e b) possono essere completate dalla dicitura “integralmente prodotto” a condizione che il vino sia ottenuto da uve raccolte esclusivamente in vigneti di pertinenza dell'azienda e vinificate nella stessa.”
In buona sostanza le fattispecie di cui alle lettere a) e b) riguarderebbero ipotesi particolari tendenti ad accentuare la distinzione di chi produce le uve, le vinifica, imbottiglia il vino ottenuto, ma senza nulla togliere alla qualifica di produttore che spetta anche nel caso in cui il soggetto si limita ad elaborare le uve acquistate e ad imbottigliare il relativo prodotto secondo il principio enunciato nell'articolo 56 del regolamento 607/2009 che identifica come “produttore” anche, e direi soprattutto perché la elaborazione rappresenta il punto centrale rispetto a tutte le altre funzioni economiche, in colui che elabora le uve indifferentemente da chi le abbia prodotte.
Si conclude quindi che l'espressione “prodotto e imbottigliato da...” possa essere utilizzata sia da chi abbia imbottigliato un prodotto di cui abbia coltivato le uve e le abbia vinificate, come anche da chi, senza aver coltivato le uve, le abbia acquistate, vinificate e poi imbottiglia il relativo vino. Purché siano rispettate tutte le norme imposte dal disciplinare.
E però chi si trova nella ipotesi di viticoltore – vinificatore – imbottigliatore e compie tutte le operazione nella medesima azienda il decreto attribuisce una distinzione supplementare. Può utilizzare la dicitura “integralmente prodotto da ….” quasi a voler prendere la distanza da chi si limita solo ad elaborare e a non aver coltivato le uve da cui il prodotto proviene.