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L’organismo di controllo effettua la verifica di conformità delle partite di vino ai fini della rivendicazione a DOCG e DOC, mediante l’esecuzione di analisi chimico – fisica e organolettica che attestano la corrispondenza delle caratteristiche a quanto indicato nel disciplinare.
Il rilascio della positiva attestazione ha validità di:
Sono stabilite le seguenti procedure:
- Esami analitici e organolettici mediante controlli sistematici per i vini a DOCG;
- Esami organolettici mediante controlli sistematici per i vini a DOC con produzione annuale certificata superiore a 10.000 ettolitri;
- Esami organolettici mediante controlli a campione per i vini a DOC con produzione annuale certificata inferiore a 10.000 ettolitri.
- Esami analitici mediante controlli a campione per i vini a DOC e IGT.
L’esame organolettico è eseguito da apposite commissioni di degustazione.
I costi per il funzionamento delle commissioni e la revisione delle risultanze degli esami organolettici sono a carico dei soggetti che ne fanno richiesta e variano sulla base dei tariffari predisposti dagli organismi di controllo.
L’esame analitico, previsto anche per la rivendicazione dei vini a IGT, deve riguardare i valori stabiliti dalla normativa europea e dai disciplinari di produzione.
In attesa della pubblicazione del Decreto di attuazione del Testo Unico, con l’emanazione della seconda bozza di decreto, sorge il dubbio che anche per i vini IGT siano previsti dei controlli a titolo di esame sistemico. Ciò comporterebbe intralci burocratici e maggiori spese per le analisi sistemiche degli IGT.