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Dallo scorso 28 giugno nel registro telematico del vino è possibile registrare direttamente in formato grafico le planimetrie delle cantine.
Ad annunciarlo è il MIPAAF tramite l’aggiornamento della guida informativa in cui sono state ben evidenziate le integrazioni relative alle modalità di utilizzo delle nuove funzionalità.
La piattaforma del registro telematico è stata implementata per permettere l’inserimento delle planimetrie dematerializzate, consentendo la gestione dell’adempimento previsto dall’art. 9 della legge 238/2016.
In base alla legge 238/2016, infatti, i titolari di cantine o stabilimenti enologici di capacità complessiva superiore a 100 ettolitri, esentati dall'obbligo di presentare la planimetria dei locali all'Agenzia delle dogane e dei monopoli, devono trasmettere all'ufficio territoriale la planimetria dei locali dello stabilimento e delle relative pertinenze, nella quale deve essere specificata l'ubicazione dei singoli recipienti di capacità superiore a 10 ettolitri.
Le planimetrie in formato grafico dovranno contenere l’indicazione dei contenitori superiori a 10 ettolitri ed il relativo codice alfanumerico identificativo, e l’effettiva capacità che deve altresì essere riportata nel registro dei vasi vinari.
La guida precisa che è possibile registrare diverse versioni di planimetria a fronte di successive variazioni della capacità complessiva dichiarata per lo stabilimento. In particolare, a fronte dell’installazione di nuovi vasi vinari oppure l’eliminazione di vasi vinari o cambi di destinazione d’uso è necessario procedere con l’acquisizione di una nuova versione della planimetria.
Per ciascuna versione va indicato un codice che identifica univocamente la planimetria nell’ambito dell’Anagrafica.
La procedura consente inoltre di visionare tutte le informazioni correlate alla planimetria (compreso il file acquisito) e produrre una stampa di sintesi.