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Questa prima scheda di approfondimento normativo e procedurale si propone di porre in evidenza i principali elementi di una interessante misura del PSR Emilia-Romagna relativa ai finanziamenti a disposizione per l’imprenditore agricolo interessato alla realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti alternative e rinnovabili.
P5C "Favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bio-economia"
Si tratta di nuove opportunità di crescita per le aziende agricole e benefici per l’ambiente con l’energia verde generata da risorse naturali come acqua, sole, aria o dai sottoprodotti e scarti delle produzioni agricole e agroalimentari.
FINALITÀ |
Diversificare le attività agricole, con un’attenzione forte all’agricoltura sostenibile e alla riduzione del consumo di combustibili fossili:
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BENEFICIARI |
Imprenditori agricoli, singoli o associati. |
RISORSE |
6,8 milioni di euro |
INTERVENTI AMMESSI |
Tra i diversi interventi è previsto il finanziamento di:
È possibile realizzare impianti per ricavare pellets e combustibili da materiale vegetale proveniente da scarti e sottoprodotti agricoli e forestali, piccole reti per la distribuzione dell'energia e impianti “intelligenti” per lo stoccaggio dell’energia al servizio delle centrali o dei microimpianti realizzati. |
INTERVENTI ESCLUSI |
Sono esclusi dal finanziamento gli impianti fotovoltaici realizzati a terra. |
REQUISITI DEGLI IMPIANTI |
Indipendentemente dal tipo di produzione, gli impianti dovranno avere potenze pari ad un massimo di 1 MW elettrico o 3 MW termici. La produzione di energia elettrica o calorica deve essere in quantità superiore ai consumi aziendali così da poter essere venduta o ceduta a terzi. La materia prima che alimenterà le strutture, dovrà provenire dall’azienda stessa o da altre del territorio unite da un accordo di filiera, entro una distanza massima di 70 chilometri. |
SPESE AMMISSIBILI |
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PROGETTO DI SPESA |
Le imprese possono presentare progetti di spesa a partire da 20.000 euro e senza limiti. |
DE MINIMIS |
Il contributo massimo sarà comunque calcolato nel rispetto del regime “de minimis” e non potrà quindi superare i 200.000 euro. |
CONTRIBUTO |
Contributo in conto capitale, fino al 50% della spesa ammissibile. Il beneficiario può richiedere una percentuale inferiore nel rispetto dei limiti massimi di cumulabilità dei contributi pubblici prevista dalla normativa nazionale (incentivi in materia di produzione di energia da fonti alternative). Il contributo minimo richiedibile è pari al 20%. È possibile chiedere un anticipo del 50% dell’importo assegnato. Nelle graduatorie sono previsti punteggi aggiuntivi, a parità di requisiti, per le aziende agricole di montagna e per i giovani agricoltori che abbiano usufruito nei precedenti cinque anni di un contributo per l’avvio di una nuova azienda. |
SCADENZA |
Scadenza entro il 29 novembre 2019 |
SITO |
Nel prossimo numero della Rivista, il lettore troverà ulteriori approfondimenti relativi alla filiera del biogas in agricoltura (fattibilità, stima dei volumi di biomassa, convenienza economica, ecc.), che si ritiene essere la “strada” di maggior interesse per l’imprenditore.
Prof. Alessandro Ragazzoni