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Niente sanzioni per l'errato versamento della TASI

Nessuna sanzione prevista per i contribuenti che commetteranno errori nel versamento della Tasi.

È questa la risposta fornita dal Sottosegretario dell’economia Enrico Zanetti, che nella giornata di ieri ha dichiarato l’inapplicabilità delle sanzioni per i contribuenti che pagheranno meno del dovuto.

Tale decisione deriva dalla confusione normativa che disciplina l’imposta sui servizi indivisibili (Tasi), consideranti anche gli ultimi interventi normativi intervenuti con il DL 88/2014, che in ultimo ha modificato le scadenze e le modalità di pagamento.

La risposta fornita ieri richiama il principio contenuto nell’art. 10 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000), che sancisce la non applicabilità delle sanzioni quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e l’ambito della norma tributaria.

Infine, il Ministro ha ricordato che il contribuente può anche provvedere spontaneamente alla regolarizzazione del versamento, con la maggiorazione di una piccola sanzione. Il ravvedimento sprint potrà essere fatto entro 14 giorni dalla data del versamento, applicando una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo in aggiunta agli interessi legali maturati fino al giorno del pagamento.

Allegato: Atto Camera - Interrogazione a risposta immediata in commissione 5/02955

 

 



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