La conferenza Stato-Regioni svoltasi lo scorso 12 Giugno, ha esaminato e discusso le misure previste dalla PAC 2014-2020, stabilendo, tra le altre, la soglia minima al di sotto della quale gli organismi pagatori non erogheranno i contributi PAC.

La soglia minima è prevista dal regolamento UE 1307/2013 (art. 10), che prevede che gli stati membri non eroghino pagamenti diretti agli agricoltori in base a due soglie:

• Una soglia economica, se l’importo dei pagamenti è inferiore a 100€;
• Una soglia fisica, se la superficie ammissibile dall’azienda per la quale sono richiesti i pagamenti diretti è inferiore ad un ettaro.

Il Regolamento Europeo, per tener conto della differente struttura delle differenti economie agricole, concede agli stati membri la possibilità di adottare soglie diverse.

Nel nostro Paese è già presente una soglia minima economica, quantificata in 100€/beneficiario, prevista dal D.M. 22 marzio 2007, di conseguenza l’Italia è già in linea con il dettato della nuova PAC.

Nonostante ciò, le scelte nazionali hanno previsto di aumentare la soglia minima obbligatoria prevista dal detto Reg. 1307/2013, portandola a:

• 250€/beneficiario per gli anni 2015 e 2016;
• 300€/beneficiario dal 2017.

L’innalzamento della soglia minima si è reso necessario per evitare pagamenti di entità irrisoria, il cui costo amministrativo risulta maggiore agli importi che sarebbero stati erogati.

La soglia si applica al totale di tutti i pagamenti diretti che un agricoltore deve ricevere: pagamento base, greening, giovani, accoppiato o piccoli agricoltori.

Il sussistere di una soglia minima, non preclude la presentazione di una domanda al di sotto dei 250€ (dal 2017, 300€), ma significa che al di sotto di questo importo Agea e gli altri Organi erogatori non pagheranno i contributi PAC.

In alcuni casi l’agricoltore ha comunque la convenienza a presentare la domanda anche sotto la soglia, in quanto può prevedere che negli esercizi successivi potranno superare detto limite.

In relazione alla dimensione minima dell’azienda, al di sotto della quale non saranno erogati contributi, la Conferenza Stato-Regioni ha rinviato la decisione ad una successiva riunione.

Con l’introduzione di tali vincoli, saranno tagliate circa 243.000 domande di aiuti PAC, provenienti in prevalenza dal Sud Italia.

Le regioni più colpite saranno la Liguria e il Lazio, che perderanno più del 30% degli aiuti.