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ASSORINNOVABILI denuncia lo Stato Italiano alla Commissione Europea

 

Riteniamo interessante pubblicare il comunicato stampa tramite il quale ASSORINNOVABLI informa di aver denunciato lo stato Italiano alla Commissione Europea in relazione alla normativa sugli “SPALMA-INCENTIVI”.

COMUNICATO STAMPA

SPALMA-INCENTIVI, ASSORINNOVABILI DENUNCIA LO STATO ITALIANO ALLA COMMISSIONE EUROPEA E CHIAMA A RACCOLTA IL SETTORE PER I RICORSI LEGALI
 
A seguito dell’approvazione del Decreto Competitività da parte della Camera, rimangono al Governo margini sempre più esigui per evitare la fuga dall’Italia degli investitori esteri e le migliaia di contenziosi che esporranno il nostro Paese a pesanti risarcimenti e bruttissime figure.
 
In vista della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (con l’ultima approvazione del Senato che avverrà nei prossimi giorni), assoRinnovabili ha deciso, insieme a una cinquantina di grandi operatori fotovoltaici, di scrivere alla Commissione Europea chiedendo l'apertura di una procedura di infrazione contro lo Stato Italiano per violazione della Direttiva 2009/28/CE che aveva fissato i target europei per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
 
Non appena la norma entrerà in vigore, assoRinnovabili coordinerà poi i ricorsi delle migliaia di operatori, sia nazionali sia esteri (le adesioni sono già molto numerose), ingiustamente penalizzati da un provvedimento che modifica unilateralmente e retroattivamente i contratti sottoscritti con il GSE.
 
Due i filoni già attivati: il primo, a cui parteciperanno gli operatori italiani, mira ad ottenere la dichiarazione di incostituzionalità dello “spalma incentivi”, come già segnalato dal Presidente Emerito della Corte Costituzionale Prof. Valerio Onida; il secondo, riservato invece agli investitori esteri, dimostrerà che è stato violato il Trattato sulla Carta dell’Energia che tutela gli investimenti nei paesi aderenti (tra cui l’Italia).
 
Auspichiamo ancora che il Governo metta riparo all’errore strategico insito nel provvedimento "spalma-incentivi” – ha dichiarato Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili – Se ciò non avverrà, ricorreremo in tutte le sedi possibili e rappresenteremo tutte le parti coinvolte e danneggiate da questa norma, miope e controproducente. La recente sentenza della Corte Costituzionale Bulgara, che ha annullato una tassa retroattiva del 20% sui ricavi degli impianti fotovoltaici ed eolici, dimostra che la certezza del diritto non può essere stravolta: siamo sicuri che anche la Corte Costituzionale Italiana giungerà alle medesime conclusioni”.

Milano, 7 agosto 2014

 



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