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Effetti e conseguenze dello spesometro, in arrivo i primi avvisi

Ammontano a 211mila gli avvisi telematici inviati dall'Agenzia delle Entrate ai contribuenti per avvertirli di possibili problemi con il fisco.

L'ultimo blocco è partito lunedì scorso quando le Entrate hanno spedito ai titolari di partita Iva 13.626 avvisi nati dallo spesometro e 4.220 scaturiti dall'analisi dei dati del modello 770.

Obiettivo di questa operazione è quello di mettere a disposizione dei contribuenti, le informazioni e i dati di cui dispone l’Amministrazione, al fine di correggere spontaneamente eventuali errori od omissioni anche dopo la presentazione della dichiarazione.

Nel caso in cui emergano incongruenze, il contribuente può decidere se:

  • Richiedere all’Amministrazione chiarimenti e fornire eventuali informazioni che giustifichino le predette incongruenze attraverso un dialogo diretto con l’ufficio competente;
  • Oppure se tali incongruenze risultano palesemente giustificate, provvedere alla loro correzione tramite l’istituto del ravvedimento operoso disciplinato dall’art. 13 del D.Lgs. 472/1997 presentando una dichiarazione integrativa ai fini IRPEF/IRES, IVA e IRAP e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni. In questo modo, il contribuente potrà evitare di essere sottoposto ai controlli degli Uffici.

Da quanto sopra esposto, è evidente che l’Amministrazione abbia come obiettivo anche quello di instaurare un dialogo costruttivo con il contribuente al fine di favorire l’adempimento spontaneo delle obbligazioni tributarie gravanti sul contribuente medesimo.

 

 



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