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Speciale Legge di Stabilità 2016. Piano piano salta fuori dove andranno a prendere i soldi

Dal prossimo 1°gennaio debutterà la nuova aliquota Iva del 5%, in aggiunta a quelle del 4%, del 10% e del 22%.
Riguarderà le prestazioni socio-sanitarie, assistenziali ed educative rese dalle cooperative sociali e dai loro consorzi, in appalto o convenzioni, a favore di determinate categorie deboli (anziani e inabili, minori, tossicodipendenti). 

Queste, poi, non potranno più optare per il regime di esenzione Iva per le prestazioni rese 'in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni.

Se svolgeranno i servizi direttamente, invece, il regime Iva sarà quello dell'esenzione.

Per le cooperative non sociali e non onlus, infine, l'aumento dell'Iva sarà dal 4% al 22%, sia per le prestazioni svolte direttamente, sia per quelle svolte in appalto.

Una novità non esclusivamente agricola riguarda Caf e patronati per i quali i tagli ci saranno, ma in misura nettamente inferiore rispetto a quelli previsti nella prima stesura della Legge di Stabilità.

La riduzione della dotazione finanziaria per i Caf sarà di 40 milioni per il 2016, 70 milioni per il 2017, 70 milioni per il 2018 e 100 milioni a decorrere dal 2019.

Entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di stabilità, un decreto del Mef rideterminerà i compensi spettanti ai centri autorizzati di assistenza fiscale in modo da realizzare i risparmi di spesa.

Il taglio complessivo degli stanziamenti per i patronati, invece, è di 28 milioni per il solo 2016, mentre per il 2017 sarà ridotta nella misura del 65% la percentuale per la determinazione degli stanziamenti in sede previsionale e nella misura dello 0,193% l'aliquota di prelevamento.

 

 



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