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Registro infortuni, in attesa della definitiva abolizione

Il Registro Infortuni, istituito nel lontano 1958 è prossimo alla soppressione.
Il Testo Unico 81/2008, ha previsto la sua abolizione, ma ad oggi le disposizioni di legge non sono ancora esecutive e per tale motivo la tenuta e conservazione del Registro Infortuni è obbligatoria.

Il Registro Infortuni, istituito nel lontano 1958 è prossimo alla soppressione.

Tutti i datori di lavoro dovranno conservare, il Registro Infortuni, sul luogo di lavoro annotando cronologicamente gli infortuni accaduti ai lavoratori che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno ad esclusione di quello nel quale è avvenuto l’evento. Il Registro dovrà essere vidimato presso l’Asl competente per territorio salvo disposizioni Regionali differenti. La mancata tenuta o vidimazione del registro prevede una sanzione amministrativa da € 564,00 ad € 3.395,00.

Le Regioni potranno però intervenire con l’intento di semplificare la gestione e soprattutto la burocrazia.

Una delle ultime Regioni che ha disposto semplificazioni al riguardo è la Regione Veneto che con Legge 32 del 22.10.2014 ha abolito all’obbligo di vidimazione, confermando che dovrà essere conservato in conformità alle disposizioni normative attualmente in vigore.

Le altre Regioni che sono intervenute al riguardo sono: Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Calabria, Campania e le province autonome di Trento e Bolzano.

 



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