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Il 7 agosto 2014 il governo russo ha introdotto un divieto sulle importazioni di taluni prodotti dell'Unione Europea in Russia, inclusi gli ortofrutticoli.
Poiché questa decisione avrebbe scatenato turbative nel mercato degli ortofrutticoli, nell'ambito del quale sono presenti grandi quantitativi di prodotti deperibili, per evitare che nascessero turbative ben più gravi o prolungate, la UE ha adottato inizialmente dei provvedimenti solo per le pesche e nettarine poi ha allargato le specie che avrebbero potuto beneficiare degli interventi straordinari. Si è così giunti alla pubblicazione del regolamento delegato (UE) n. 932/2014 della Commissione ove sono stati previsti massimali di sostegno per le operazioni di ritiro, mancata raccolta e raccolta prima della maturazione.
Il meccanismo previsto dal suddetto regolamento è stato successivamente completato da misure a norma del regolamento delegato (UE) n. 1031/2014 della Commissione sotto forma di un sostegno supplementare mirato per determinati quantitativi di prodotti, calcolati sulla base delle esportazioni tradizionali verso la Russia.
I provvedimento della UE hanno cercato di sostenere un settore altamente penalizzato poiché un mercato di esportazione importante è improvvisamente venuto a mancare. In una simile situazione, le normali misure disponibili si sono rivelate insufficienti e quindi il meccanismo basato sul sostegno per determinati quantitativi di prodotti a norma del regolamento (UE) n. 1031/2014 è stato prorogato al 30/06/2015, modificato ed in esso inseriti nuovi prodotti come i limoni.
Ogni Stato membro, infine ha avuto assegnato un proprio plafond, che per l'Italia è stato definito in:
Mele e Pere = tons 8.400;
Prugne, uve da tavola e kiwi = tons 3.800;
Al 30 giugno scorso, quindi, il riepilogo a chiusura delle operazioni ammesse in Italia è stato il seguente:
Quantitativi massimi di prodotti attribuiti all'Italia di cui all'articolo n.1, punto 2 del. Reg. (UE) n.1371/2014 |
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(tonnellate) |
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CONTROLLO DEI MONTANTI ASSEGNATI |
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Mele e pere |
Prugne, uve da tavola e kiwi |
Arance, clementine e mandarini |
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8.400,00 |
3.800,00 |
0,00 |
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8.396,47 |
3.767,10 |
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ritiri al 30/06/2015 |
99,96% |
99,13% |
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% di utilizzo dei montanti |
TONNELLATE RESIDUE |
30/06/2015 |
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3,53 |
32,90 |
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I prodotti sono stati tutti ritirati dalle OP.
Dettaglio di prodotti ritirati (comprensivi di operazioni di mancata raccolta e raccolta verde) periodo 01 01 - 30 06 2015 (dati in tonnellate) |
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Prodotto |
Totali OP |
% |
Totali non soci OP |
% |
Totale |
% prodotto |
Mele |
7.731,99 |
100,0% |
0,00 |
0,0% |
7.731,99 |
92,1% |
Pere |
664,49 |
100,0% |
0,00 |
0,0% |
664,49 |
7,9% |
Mele e pere |
8.396,47 |
100,0% |
0,00 |
0,0% |
8.396,47 |
100,0% |
Pomodori |
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Carote |
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Peperoni |
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Cetrioli e cetriolini |
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Ortaggi |
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Prugne |
68,57 |
100,0% |
0,00 |
0,0% |
68,57 |
1,8% |
Uva da tavola |
0,00 |
0,00% |
0,00 |
0,0% |
0,00 |
0,0% |
Kiwi |
3.698,53 |
100,0% |
0,00 |
0,0% |
3.698,53 |
98,2% |
Frutta |
3.767,10 |
100,0% |
0,00 |
0,0% |
3.767,10 |
100,0% |
Arance |
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Clementine |
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Mandarini |
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Agrumi |
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Cavoli |
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Cavolfiori Cav Brocc |
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Funghi |
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Frutti rossi |
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Altro |
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Totale |
12.163,58 |
100,0% |
0,00 |
0,0% |
12.163,58 |
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Considerazione:
Le quantità ritirate fanno emergere che sì tutto il plafond è stato rispettato, ma anche la poco appetibilità delle misure oltre a dimostrarsi poco efficaci nel rimediare alla situazione di mercato creata da scelte politiche di cui non hanno avuto alcuna responsabilità gli operatori ortofrutticoli.
Meglio sarebbe stato e maggior respiro avrebbero infuso misure legate ai costi di produzione ed allargare i prodotti beneficiari.