La Rivista | nº 10 Ottobre 2023

Il contratto di soccida nell’allevamento di api

di Guido Bianchi, esperto di fiscalità agraria
e Luciano Mattarelli, direttore responsabile

L’allarme lanciato dal rapporto di valutazione tematico su impollinatori, impollinazione e produzione alimentare, pubblicato nel febbraio 2016 daIl’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) sul rischio estinzione delle specie di impollinatori di tutto il mondo a causa di diverse ragioni, molte delle quali dovute alle attività umane, ha indotto le istituzioni pubbliche a intervenire a sostegno dell’apicoltura.

In Italia, l’attuazione della Politica Agricola Comune dell’Unione (PAC) 2023-2027 prevede, all’interno della programmazione per lo Sviluppo Rurale, l’erogazione di contributi per sostenere l’attività di impollinazione in aree di particolare interesse ambientale o caratterizzate da agricoltura estensiva, per la conservazione della biodiversità animale e vegetale.

In precedenza, l’importanza dell’apicoltura per la biodiversità e l’ecosistema è stata espressa dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1, comma 511, recante disposizioni fiscali a favore di piccoli apicoltori operanti in aree montane.

Le politiche europee e nazionali finalizzate alla diffusione dell’apicoltura e al suo potenziamento, ha destato inevitabilmente molto interesse, sia da parte degli apicoltori praticanti che di quelli in pectore.

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