La Rivista | nº 10 Ottobre 2023


Le agevolazioni per l’assunzione di giovani e donne svantaggiate

di Andrea Fiumi, consulente del lavoro

In base ai dati forniti dall’ISTAT, nel 2023 stiamo assistendo ad un rallentamento dell’economia internazionale che comunque mostra dinamiche differenti a seconda delle aree geografiche e dei settori. Le ragioni di questa situazione solo in parte sono dovute alle tensioni determinate dal conflitto russo-ucraino.

L’inflazione resta molto elevata, tuttavia pare che le misure poste in essere stiano lentamente, ma costantemente, dando gli effetti attesi. Resta invece rigido il sistema dei finanziamenti alle imprese con condizioni particolarmente restrittive che pesano soprattutto sulla domanda interna.

Ciò si riflette anche in ambito nazionale ove si registra una flessione del PIL nel secondo trimestre 2023 (-0,4%), dopo una serie inaspettata di andamenti positivi. Anche l’indice della produzione industriale è in calo a luglio (-0,7%) a dimostrazione che siamo di fronte, anche nel nostro Paese, ad una frenata dell’economia. Si tratta di elementi che producono effetti anche sul versante occupazionale: “per la prima volta nell’anno, a luglio ha segnato una flessione che lascia comunque il numero degli occupati a un livello superiore a quello di luglio 2022. Il tasso di disoccupazione è aumentato a fronte della stabilità di quello di inattività” (Fonte INAIL).

Nelle imprese tuttavia, anche a fronte di un calo dell’attività, è ricorrente la necessità di sostituire collaboratori indispensabili per lo svolgimento dell’attività. Le sostituzioni possono essere dovute al raggiungimento dei termini per il pensionamento di taluni collaboratori o per la scelta degli stessi di cambiare la propria condizione lavorativa scegliendo una diversa occupazione o un diverso datore di lavoro. Vi sono poi esigenze delle imprese di assumere nuovi addetti necessitando, sovente, di collaboratori con competenze o requisiti non presenti tra il personale già occupato.

Di fronte ad uno scenario di medio periodo così incerto, gli imprenditori sono tuttavia restii ad avviare nuovi contratti di lavoro, specie se a tempo indeterminato. Pertanto, ancor più che in altri tempi, si valutano soluzioni che possano beneficiare di sistemi incentivanti per l’impresa e/o il lavoratore.

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