Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
In data 20 ottobre c.a. è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 246, il D.M. n. 567753 del 12 ottobre 2023 che reca disposizioni per lo svolgimento dei controlli di laboratorio nell’ambito dei controlli ufficiali volti alla verifica di conformità al regolamento (UE) 2018/848[1].
Com’è noto, la qualità dei prodotti biologici riguarda l’intero processo attraverso il quale la produzione è realizzata (certificazione di processo), che non si limita dunque solamente a certificare che tali prodotti non contengano tracce di sostanze non ammesse.
Tuttavia, così come previsto dal quadro normativo europeo in materia di agricoltura biologica, nell’ambito dei controlli ufficiali per la verifica della conformità, tra le altre cose è prevista anche la ricerca di sostanze non ammesse tramite attività di campionamento e successiva analisi di laboratorio. Sono ricomprese tra le sostanze non ammesse anche gli OGM, il cui utilizzo è vietato ai sensi dell’articolo 11 del Regolamento (UE) 2018/848.
La gestione delle contaminazioni dei prodotti agroalimentari da sostanze/prodotti non ammessi e/o oltre i limiti massimi quantitativi consentiti (LMR – Limite Massimo Residui) è una problematica seria che interessa anche i prodotti biologici.
Diversi studi ed evidenze scientifiche[2] ci confermano come si rilevi la presenza di tracce di fitofarmaci, in concentrazioni variabili, in tutti i comparti dell’ambiente (suolo, aria, acqua e vegetazione spontanea), oltre che nell’ambiente caratterizzante le attività post-raccolta della catena alimentare. Attualmente in Europa è in corso un ampio dibattito sul tema della gestione delle contaminazioni da prodotti e sostanze non ammesse in agricoltura biologica.
In linea con le aspettative dei consumatori, il settore biologico mira a ridurre al minimo le contaminazioni dei prodotti biologici con residui di sostanze/prodotti non ammessi. In tale contesto, il sistema di controllo deve assicurare l’affidabilità del comparto garantendo il rispetto delle normative previste da parte di tutti gli attori coinvolti.