Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
Proseguono i lavori nelle commissioni, dove prendono pian piano forma i provvedimenti fiscali di fine anno. Tra questi, particolarmente interessante appare il consueto decreto fiscale, il quale dovrebbe contenere alcune interessanti disposizioni in materia di fatturazione elettronica.
Come chiarito anche nei giorni scorsi nell’ambito delle interrogazioni parlamentari, non saranno concesse proroghe per le piccole o medie realtà aziendali, quelle che, verosimilmente, troveranno maggiori problemi nell’adeguarsi al nuovo sistema di fatturazione elettronica.
A tal proposito, l’Agenzia ha evidenziato che una proroga diretta ad una sola categoria di contribuenti creerebbe enormi problemi di gestione, sia per gli operatori fiscali, che si troverebbero a dover gestire in maniera differenziata il flusso delle fatture; sia per l’Agenzia stessa che incontrerebbe maggiore complessità all’interno del sistema, aumentando la possibilità di errori e buchi nel sistema di controllo.
Tra le misure che dovrebbero essere inserite all’interno del nuovo decreto fiscale, è previsto che per il primo semestre 2019 non si applicheranno sanzioni in caso di tardiva emissione delle fatture, purché essa avvenga entro il termine di liquidazione del periodo.
Laddove, invece, le fatture siano emesse entro il periodo successivo (mese o trimestre), le relative sanzioni potranno essere ridotte fino al 20%.
Va evidenziato anche che, nella bozza di decreto fiscale attualmente in discussione, è previsto che dal 1° luglio 2019 la fattura potrà essere emessa entro 10 giorni dall’effettuazione dell’operazione.
Tra le novità in arrivo, il decreto fiscale dovrebbe modificare anche il DPR 100/1998 relativamente alla detrazione dell’IVA.
In forza delle annunciate modifiche, sarà consentito a cessionari e committenti di esercitare il diritto alla detrazione relativa ai documenti di acquisto ricevuti e registrati entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, entro il giorno 16 di ogni mese, fatta eccezione per i documenti di acquisto relativi ad operazioni effettuate nell’anno precedente.
Anche il registro IVA vendite dovrebbe subire modifiche in relazione alle modalità di registrazione: dovrebbe infatti essere superato l’attuale termine di quindici giorni dalla data di emissione della fattura, fissando il nuovo limite per l’annotazione delle fatture emesse al 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.