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Introdotti come strumento in grado di rafforzare la collaborazione tra contribuenti e fisco e favorire il contrasto all’evasione, gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) rappresentano una novità delle dichiarazioni dei redditi 2019.
Si tratta di nuovi strumenti che sostituiscono gli studi di settore e dovrebbero pertanto agevolare l’emersione spontanea di redditi imponibili.
Il nuovo adempimento riguarda gli esercenti attività d’impresa e lavoro autonomo e dovrà fornire indicatori, tramite i quali sarà possibile misurare la coerenza dei valori economici e statistici dichiarati dai contribuenti interessati. Coloro che dimostreranno una correttezza fiscale e indicatori “affidabili” avranno accesso a benefici premiali.
L’art. 9-bis del D.L. 50/2017 dispone che, in relazione ai diversi livelli di affidabilità fiscale conseguenti all’applicazione degli ISA, saranno riconosciuti i seguenti benefici:
Con provvedimento del 30 gennaio 2019, successivamente modificato il 15 febbraio, sono stati pubblicati i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale. Tali modelli interesseranno i contribuenti che nel 2018 hanno esercitato in via prevalente una delle attività economiche del settore dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio per le quali risultano approvati gli ISA.
Al fine della determinazione del punteggio di affidabilità per l’anno 2018 saranno necessari ulteriori elementi che potranno essere acquisiti attraverso la consultazione del “Cassetto fiscale”, all’interno dell’“area riservata” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate accessibile agli utenti abilitati al servizio Entratel o al servizio Fisconline. Queste informazioni, che l’Agenzia si appronta ad inserire nel cassetto fiscale, saranno ricavate dalle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti e dalla consultazione delle banche dati dell’Amministrazione.
Tali ulteriori elementi saranno poi utilizzabili attraverso un software, non ancora disponibile, realizzato dall’Agenzia delle Entrate.
Infine, non è ancora disponibile nemmeno il provvedimento con cui saranno stabiliti i livelli di affidabilità in funzione dei quali seguiranno i benefici premiali previsti dal D.L. 50/2017.