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L’articolo 15, comma 1, lettera e), del TUIR stabilisce che le spese per la frequenza di corsi di istruzione presso Università non statali sono detraibili nei limiti fissati annualmente, entro il 31 dicembre, con decreto del Ministro dell’istruzione.
Per l’anno di imposta 2018 il decreto, pur recando la data del 28 dicembre 2018, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo u.s..
Il decreto conferma i limiti già stabiliti per lo scorso anno, tenendo presente che gli importi sono suddivisi in base all’Area disciplinare ed alla Regione in cui ha sede l’Università:
Area disciplinare |
Nord |
Centro |
Sud e isole |
Medica |
3.700 |
2.900 |
1.800 |
Sanitaria |
2.600 |
2.200 |
1.600 |
Scientifica-Tecnologica |
3.500 |
2.400 |
1.600 |
Umanistico-Sociale |
2.800 |
2.300 |
1.500 |
Il decreto stabilisce, altresì, la spesa massima detraibile per i corsi post-laurea:
Spesa massima detraibile |
Nord |
Centro |
Sud e Isole |
Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello |
3.700 |
2.900 |
1.800 |
Agli importi sopra indicati deve essere sommato l’importo della tassa regionale per il diritto allo studio.
Le aree geografiche sono determinate nel seguente modo:
Area geografica |
Regione |
Nord |
Valle d’Aosta |
Piemonte |
|
Liguria |
|
Trentino-Alto Adige |
|
Veneto |
|
Lombardia |
|
Friuli-Venezia Giulia |
|
Emilia-Romagna |
|
Centro |
Toscana |
Marche |
|
Abruzzo |
|
Umbria |
|
Lazio |
|
Sud e Isole |
Campania |
Molise |
|
Puglia |
|
Basilicata |
|
Calabria |
|
Sardegna |
|
Sicilia |
Nella dichiarazione dei redditi le spese universitarie vanno indicate in uno dei righi da E8 a E10 per il Modello 730, ovvero in uno dei righi da RP8 a RP13 per il Modello Redditi persone fisiche, con il codice 13.