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L’avvento dell’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2019 ha messo in grande apprensione imprese e professionisti che, per rispettare i nuovi obblighi, hanno dovuto rivedere procedure interne contabili, organizzative e tecnologiche.
A ciò si aggiunge anche l’aggiornamento di tutte le anagrafiche dovuto agli scambi di corrispondenza tra clienti e fornitori al fine di fornire codici o indirizzi univoci per il recapito delle fatture elettroniche.
L’amministrazione finanziaria ed il Governo, preso atto della straordinarietà di questo nuovo adempimento e degli effetti che la sua applicazione ha determinato nell’operatività dei soggetti coinvolti, sono intervenuti con provvedimenti solerti volti a mitigare tempistiche, obblighi dichiarativi e sanzioni.
In questo contesto di collaborazione e unione di intenti stonano decisamente alcuni provvedimenti recentemente promossi dall’Agenzia.
Il primo riguarda l’intenzione di abbandonare la procedura con la quale è stato concesso inviare le deleghe per l'utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica tramite PEC. Infatti, dal prossimo 31 maggio questa procedura non sarà più utilizzabile (provvedimento prot. n. 96618/2019).
Il secondo intervento è, forse, ancor più d’impatto e riguarda tutti quei professionisti che si sono tempestivamente attivati per ottenere le deleghe per la consultazione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici.
Lo scorso 18 aprile, l’Agenzia rispondendo ad un quesito ha infatti dichiarato che “le deleghe conferite agli intermediari in un momento antecedente alla data del 21 dicembre 2018 non consentiranno agli intermediari di effettuare - per conto dei propri clienti - l’adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici.
Pertanto, per poter effettuare le operazioni di adesione (o recesso) dal servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche per conto dei propri clienti è necessario che gli intermediari – delegati al servizio di consultazione delle fatture elettroniche prima del 21 dicembre 2018 – acquisiscano nuovamente la delega al servizio di consultazione” (FAQ 61 del 18/04/2019).
Il modello di conferimento delle deleghe ai servizi del portale Fatture e Corrispettivi era stato adeguato alle indicazioni formulate dal Garante delle Privacy con il citato provvedimento del 21 dicembre scorso. Però, sono migliaia i professionisti che, temendo un “ingorgo” a fine anno, utilizzando la modulistica messa loro a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, hanno informato i loro assistiti e raccolto le deleghe necessarie alla gestione del servizio di fatturazione elettronica precedentemente al 21 dicembre 2018.
Per questa platea di soggetti rimane aperta la possibilità di presentare nuovamente le deleghe con la “procedura semplificata” tramite PEC entro il prossimo 31 maggio, attraverso l’invio di un file contenente gli elementi essenziali delle deleghe conferite, nonché la copia delle deleghe cartacee. Dopodiché, sarà possibile presentare le deleghe solo nei modi ordinari (telematico o cartaceo).
Di fatto, anche questa volta il fisco punisce chi più si è dato da fare ed ha seguito tempestivamente le indicazioni ricevute.
Sarebbe auspicabile un provvedimento che riportasse il tutto alle originarie disposizioni al fine di non continuare a penalizzare coloro che, con enormi sacrifici sia economici che di tempo, contribuiscono a mantenere attivo un sistema basato esclusivamente sulla collaborazione dei professionisti e degli addetti ai lavori in genere.