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Il Ministro Tria ha firmato il DPCM che rinvia i termini per il versamento delle imposte sui redditi dal 1° luglio al 22 luglio. Per l’ufficialità manca la firma del Presidente del Consiglio dei Ministri e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
La proroga è stata accolta dal Ministro a seguito delle polemiche sorte in seguito ai ritardi connessi agli adempimenti ed al rilascio degli strumenti utili alla compilazione dei nuovi indici sintetici di affidabilità (ISA).
Anche se al momento il testo del Decreto non è disponibile, sembra che oltre alla proroga per i contribuenti tenuti alla compilazione degli ISA vi sia anche una platea di contribuenti loro collegati.
Dovrebbero quindi essere ricompresi nella proroga i soci di società di persone e quelli di società di capitali in regime di trasparenza fiscale.
Tra i soggetti che potrebbero rientrarvi non è da escludersi la possibilità che siano inclusi anche i contribuenti in regime forfettario i quali, anche se non soggetti agli ISA, svolgono attività potenzialmente rientranti nel regime applicativo di tali strumenti.
Per il settore agricolo la proroga interessa solo i soggetti che determinano redditi d’impresa e non applicano un regime forfettario o per i soggetti che svolgono anche altre attività, diverse da quelle agricole, soggette agli ISA.
La proroga al 22 luglio del versamento delle imposte consente ai soggetti interessati di versare nei 30 giorni successivi (entro il 21 agosto) le somme dovute con l’applicazione della maggiorazione del 0,40 per cento.
Per coloro che vorranno procedere alla rateizzazione degli importi dovuti, i piani rateali dovranno, in tal caso, prevedere una riduzione del numero delle rate.
La proroga è stata firmata dal Ministro nello stesso giorno in cui veniva fornita la versione “beta” del software ISA. Si tratta quindi di una versione che non consente di considerare ufficiali i risultati. Per lunedì prossimo è prevista la possibilità anche per gli intermediari delegati di accedere ai dati storici del contribuente. Tali dati, insieme alla versione definitiva del software consentiranno di determinare il grado di affidabilità del contribuente e definire il livello di accesso al regime premiale.
Non mancano le critiche al provvedimento che accoglie solo parzialmente le richieste dei commercialisti e delle associazioni di categoria, preoccupati delle effettive tempistiche che saranno necessarie alla compilazione degli ISA e dei successivi adempimenti che, in particolare nel caso di società in regime di trasparenza, coinvolgeranno anche i soggetti ad esse collegati.