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Anche per il 2019 è stata confermata l’agevolazione fiscale Bonus verde, che permette di detrarre parte delle spese sostenute per la sistemazione del verde fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro.
Il bonus rappresenta un’interessante opportunità per tutti quei soggetti che dispongono di spazi attrezzabili a verde. Si tratta di interventi che, in taluni casi, possono anche agevolare il comfort ed il risparmio energetico delle abitazioni grazie all’ombreggiamento di alberature e pensili o alla naturale coibentazione offerta dai manti erbosi. L’incentivo offre anche l’opportunità di predisporre gli impianti tecnologici necessari per la gestione automatizzata di tali aree.
Per le imprese agricole e florovivaistiche gli investimenti fatti dai contribuenti per tali interventi possono tradursi in opportunità di vendita di prodotti e servizi.
L’agevolazione consiste nella detrazione fiscale per chi sostiene spese per la sistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere, purché già esistenti. Vi rientrano quindi gli interventi effettuati su terrazzi, giardini, la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Inoltre, tra gli interventi ammessi vi rientrano la realizzazione di pozzi e impianti di irrigazione, lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.
Il Bonus compete anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. La detrazione, in questa ipotesi spetta ad ogni singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
I contribuenti che possono usufruire della detrazione sono tutti quelli assoggettati all'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) che possiedono o detengono l’immobile in qualità di proprietari oltreché in qualità di nudi proprietari, locatari (affittuari) o comodatari, titolari di un diritto reale di godimento sull'immobile oggetto di intervento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
Tutte le spese di sistemazione del verde e di recupero del verde storico sostenute a partire dal gennaio 2019 potranno beneficiare di una detrazione fiscale pari al 36%. Ciò significa che su una spesa di 100 euro la detrazione spetta nella misura di 36 euro.
Lo sconto fiscale IRPEF da detrarre nella dichiarazione dei redditi si applica fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro per immobile (importo massimo della detrazione pari a euro 1.800).
Qualora gli interventi che danno diritto all'agevolazione vengano realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all'esercizio di arti, professioni oppure all'esercizio di un'attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta del 50%.
La detrazione è cumulabile con le agevolazioni già previste sugli immobili oggetto di vincolo da parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. n. 42/2004) ridotte nella misura del 50%. Inoltre, in caso di vendita dell'unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta all'acquirente persona fisica dell'unità immobiliare, salvo diverso accordo delle parti.
Le spese agevolabili devono avere ad oggetto interventi straordinari che possono riguardare:
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’acquisto di piante in vaso, però, è agevolato solo se fa parte di un più ampio intervento di “sistemazione a verde ex novo” o di un “radicale rinnovamento” dell’area.
Tra le spese ammesse alla detrazione rientrano anche quelle di progettazione e manutenzione connesse all'esecuzione degli interventi in questione (Agenzia delle Entrate, Circolare n. 13/E/2019).
Sono quindi esclusi dall’agevolazione:
Il rimborso fiscale verrà riconosciuto in dieci quote annuali costanti e di pari importo: la detrazione dall’IRPEF verrà ripartita a partire dalle imposte dei redditi dovute nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
È necessario prestare attenzione al fatto che la detrazione spetta solo se i pagamenti sono effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni e, quindi, le spese sostenute devono essere pagate tramite bonifico parlante, assegni, bancomat, carte di credito o bonifici ordinari. Inoltre, nel documento di spesa deve apparire il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e la descrizione dell'intervento.
Il contribuente deve inoltre conservare: