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In occasione del recente videoforum organizzato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, l’Agenzia ha fornito alcuni chiarimenti per la gestione delle numerose anomalie che si stanno riscontrando nella compilazione dei nuovi modelli di compliance.
L’Agenzia ha precisato che non vi è l’obbligo di modificare o compilare manualmente i dati precalcolati per gli ISA, importati dal cassetto fiscale. Il contribuente, quando possibile, potrà modificare tali dati per migliorare il proprio punteggio di affidabilità fiscale.
Tra i dati non modificabili vi sono alcune delle informazioni derivanti dalle dichiarazioni presentate dal contribuente nei sette anni d’imposta precedenti il 2018.
Tra i dati che non sono modificabili, l’attenzione è stata posta in particolare per:
Sono invece modificabili:
Quando possibile, in presenza di dati errati sul modello, il contribuente potrà intervenire rimuovendo l’anomalia tramite la correzione dei valori riportati. Nel caso in cui i dati non siano modificabili, e non fosse quindi possibile rimuovere l’anomalia, si dovrà procedere all’indicazione di annotazioni riportanti gli errori riscontrati.
Nel caso delle società immobiliari di gestione, qualora vi sia una differenza tra i canoni precaricati dall’anagrafe tributaria, si dovrà procedere alla correzione del canone d’affitto nel caso in cui il valore di contratto non sia corrispondente a quello presente sul modello. Conseguentemente si dovrà procedere al ricalcolo.
Invece, nel caso in cui il dato corretto fosse quello proposto automaticamente, il contribuente dovrà decidere se procedere all’adeguamento ai valori proposti oppure segnalare eventuali cause esimenti nel campo annotazioni.
Per le società immobiliari, ai fini dei parametri previsti dalla norma antielusiva, è stato evidenziata l’impossibilità di pervenire al punteggio “9”, che consente l’esclusione dalla disciplina delle società di comodo, a causa del peso dell’IMU e delle altre imposte afferenti agli immobili. L’Agenzia ha preso atto del problema e valuterà di modificare il “peso” di tali voci nella prossima evoluzione dello strumento. Nel frattempo, tale anomalia potrà essere corretta solo correggendo i dati rilevati come anomali, ma la dichiarazione di ulteriori componenti positive non potrà comunque migliorare il punteggio dei singoli indicatori.
Il vicedirettore dell’Agenzia ha annunciato che uscirà a breve una circolare esplicativa, ammettendo però che saranno necessari ulteriori interventi di prassi per fornire indicazioni sulle problematiche che emergeranno nel corso dell’applicazione pratica dello strumento.
Ad un mese dal rilascio dell’applicazione per la compilazione dell’ISA molte delle società di software stanno ancora effettuando continui aggiornamenti. Pertanto, in considerazione anche delle numerose segnalazioni di anomalia e dell’incertezza con cui gli addetti ai lavori sono costretti ad operare, sarebbe opportuno offrire la possibilità di rendere facoltativo tale strumento.