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L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento n. 148038 dello scorso 24 maggio, ha rideterminato il tasso di interessi moratori portandolo dal 3,01% a 2,68%.
Il nuovo tasso di interesse rimarrà in vigore fino al nuovo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ogni anno, sentita la Banca di Italia, effettua delle modulazioni sugli importi degli interessi. Il tasso a debito, pertanto, non è mai fisso per un lungo periodo, basti pensare che solo 10 anni fa, nel 2009, si applicavano tassi di interesse moratori del 6,83%.
Tale riduzione sarà applicata solo agli interessi dovuti da parte dei contribuenti che non paghino in tempo i propri debiti fiscali a partire dal 1° luglio 2019, dalla data della notifica della cartella fino al versamento degli importi dovuti.
Secondo l’art. 30 del D.P.R. 602/1973, norma che detta le disposizioni in materia di riscossione delle imposte sui redditi, si tratta degli interessi di mora che maturano a causa del ritardo nei pagamenti delle somme iscritte al ruolo versate oltre il limite dei 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale.
Ecco come calcolare gli interessi di mora:
Per un calcolo più preciso l’Agenzia ha messo a disposizione un piccolo software gratuito tramite cui è possibile, oltre che calcolare gli importi dovuti, anche suddividere il debito in rate, a scelta del contribuente.