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L’8 agosto 2019, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare n. 19/E, fornendo le prime istruzioni ai dipendenti degli Uffici in merito alle attività di prevenzione e di contrasto ai fenomeni evasivi ed elusivi.
L’Ufficio ha previsto un coordinamento rafforzato tra strutture centrali e regionali, una intensa collaborazione con la Guardia di Finanza e uno strutturato scambio di informazioni con le amministrazioni fiscali estere in modo da individuare le caratteristiche generali dei soggetti più a rischio da selezionare per le attività di controllo.
La circolare in esame individua, a titolo esemplificativo, i seguenti indicatori di rischio:
Da quest’anno assume grande importanza il ricorso agli incroci dei dati e alle risultanze dell’anagrafe tributaria, disponibili grazie all’evoluzione degli strumenti tecnologici a disposizione. Infatti, grazie ai dati acquisiti in tempo reale per mezzo della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi sarà possibile far emergere più agevolmente le incongruità.
Sul fronte dei grandi contribuenti, ossia quelli con volume d'affari, ricavi o compensi superiori a 100 milioni di euro, le operazioni di verifica si concentreranno su coloro che presentano un maggior rischio fiscale e che non esprimono comportamenti collaborativi e trasparenti.
Le attività dell’Ufficio si focalizzeranno su due fronti:
Le attività di contrasto all’evasione nei confronti delle imprese di medie dimensioni saranno incentrate principalmente sull’analisi del rischio.
In merito alle persone fisiche e lavoratori autonomi, al fine di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili è stato previsto: