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Dalla lettura delle bozze del decreto fiscale le misure che sembrano determinare le maggiori attese per il governo dei conti pubblici sono quelle relative alla lotta all’evasione fiscale e contributiva ed alle frodi fiscali.
Riportiamo di seguito alcune delle misure contenute nello schema del decreto fiscale.
Si potranno portare in compensazione i crediti superiori a 5.000 euro solo a decorrere dal decimo giorno successivo alla presentazione della relativa dichiarazione. Questo dovrà valere non solo per l’IVA ma anche per IRPEF, IRES, IRAP, addizionali, ecc.
Se tali previsioni saranno confermate, a partire dal 2020 potranno quindi essere portati liberamente in compensazione orizzontale solo crediti di importo inferiore a 5.000 euro.
Saranno inoltre più pesanti le sanzioni in caso di deleghe presentate in compensazione prive dei requisiti e scartate a seguito dei controlli posti in essere dall’Agenzia.
Il settore dei carburanti e dei combustibili per riscaldamento sono particolarmente soggetti a frodi dato l’elevato carico fiscale operante su tali prodotti.
Le misure che il governo intende attuare prevedono un maggior controllo in sede autorizzativa sui soggetti richiedenti le abilitazioni ed una più tempestiva comunicazione delle movimentazioni dei prodotti.
Tra gli obiettivi vi è quello di rivedere, abbassandoli, i limiti di capacità previsti per i depositi per uso privato, agricolo e industriale nonché per i serbatoi cui sono collegati gli apparecchi di distribuzione automatica di carburanti per usi privati, agricoli ed industriali. Con questa modifica sarà possibile avere un più accurato censimento dei soggetti che hanno a disposizione serbatoi, di prodotti energetici, di capacità comunque non irrilevante sotto il profilo tributario e che oggi risultano del tutto sconosciuti all’Amministrazione finanziaria.
Per contenere il diffuso fenomeno dell’introduzione nel Paese di prodotti qualificati come lubrificanti, successivamente addizionati con altri prodotti al fine utilizzarli quali carburanti, determinando così un ingente danno erariale, si prevede l’istituzione di un nuovo sistema di tracciabilità dei prodotti lubrificanti nel territorio nazionale.
Anche per la circolazione di alcol e bevande alcoliche provenienti da depositi fiscali autorizzati ed in regime di sospensione di imposta sono previsti tempi stringenti (24 ore) per gli adempimenti comunicativi.
Il DAS telematico sarà obbligatorio per la circolazione dei prodotti soggetti ad accisa. Nella fase di prima attuazione, l’utilizzo del sistema informatizzato trova applicazione entro il 30 giugno 2020 per i trasferimenti della benzina e del gasolio usato come carburante assoggettati ad accisa.
Nello schema di decreto si introduce la possibilità per Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate di utilizzare i dati trasmessi al SdI per le fatture elettroniche sia ai fini fiscali che per finalità di indagini di polizia economico-finanziaria. La modifica prospettata offrirebbe la possibilità di potenziare l’attività di contrasto di qualunque forma di illegalità, anche in settori diversi da quello strettamente tributario, quali ad esempio la spesa pubblica, il mercato dei capitali e la tutela della proprietà intellettuale.
La mole di informazioni presente in tale banca dati consentirebbe inoltre di orientare l’attività ispettiva di natura amministrativa dell’Amministrazione finanziaria.
La disposizione che aveva previsto l’obbligo per gli esercenti ed i professionisti di accettare pagamenti in forma elettronica era orfana di una sanzione che la rendesse effettivamente vincolante. Si prevede quindi l’istituzione di una sanzione pari a 30 euro incrementata del 4% del valore della transazione.
Per incentivare i clienti a richiedere lo scontrino fiscale era stata prevista già negli anni precedenti la c.d. lotteria degli scontrini. Anche tale disposizione il cui avvio era previsto dal 1° gennaio 2020 era orfana di un elemento fondamentale, ovvero, la definizione del montepremi che viene ora previsto in 70 milioni di euro. I premi di tale lotteria saranno esentasse.
Previste anche sanzioni da 500 euro a 2.000 euro per quegli esercenti che non si prestino a trasmettere congiuntamente ai corrispettivi il codice fiscale del cliente.
Sarà ripristinato il limite di 1.000 euro per i pagamenti in contanti (attualmente pari a 3.000 euro) .
Prevista anche l’introduzione dell’obbligo di uno o più conti correnti dedicati per le imprese individuali ed i professionisti. Tali conti dovranno essere utilizzati per la gestione dell'attività al fine di compiere prelevamenti per il pagamento delle spese sostenute e per far affluire obbligatoriamente i compensi riscossi nell'esercizio dell’attività professionale.
Il numero dei soggetti interessati è notevole, dalla relazione tecnica si legge infatti che la platea su cui insiste la norma si compone di 1,4 milioni di contribuenti forfetari e 2,2 milioni di contribuenti assoggettati a tassazione ordinaria.
A seguito dell’obbligo “quasi generalizzato” dell’emissione della fattura elettronica l’Agenzia disporrà degli strumenti per semplificare gli adempimenti in materia di dichiarazioni IVA.
L’obiettivo è quello di un graduale invio di documenti precompilati che agevolino gli adempimenti per i contribuenti.
Saranno prima messi a disposizione i registri IVA già dal secondo semestre 2020, poi le comunicazioni e le liquidazioni periodiche per arrivare al 2021 alla dichiarazione IVA.