Il Decreto Sicurezza ha previsto per le locazioni e sublocazioni di durata inferiori a trenta giorni, i c.d. affitti brevi, l’invio dei dati degli alloggiati all’autorità di pubblica sicurezza.
Da sempre adottato dalle strutture ricettive che offrono servizi di ospitalità, tale adempimento prevede l’invio, entro ventiquattro ore dall’arrivo dell’ospite, delle generalità delle persone alloggiate, tramite la procedura web “AlloggiatiWeb”.
L’inosservanza dell'obbligo della suddetta comunicazione, previsto dall’art. 109 del TULPS, è sanzionabile con l'arresto fino a tre mesi o l'ammenda fino ad € 206,00. Inoltre, è da tener presente che la contestazione dell’illecito può comportare, come pena accessoria, la sospensione temporanea dell’autorizzazione a svolgere attività ricettiva.
Recentemente, il Ministero dell’Interno ha scritto alle questure invitandole ad aggiornare la relativa modulistica di accesso, al fine di considerare tra le tipologie di ospitalità anche la locazione, diversa da quella prevista per le strutture ricettive, per le quali era stata creata la procedura “AlloggiatiWeb”.
Inoltre, il Ministero ha chiarito che per gli affitti brevi, in caso di locazione a cittadini estranei alla UE, tale obbligo comunicativo assolve anche quello relativo alla comunicazione prevista dall’art. 7 del D.Lgs. n. 286/1998 (Testo Unico sull'Immigrazione) che prevede l’obbligo a “Chiunque a qualsiasi titolo, da alloggio ovvero ospita uno straniero o apolide, anche se parente o affine, ovvero cede allo stesso la proprietà o il godimento di beni immobili, rustici o urbani, posti nel territorio dello Stato, è tenuto a darne comunicazione scritta, entro quarantotto ore, all’autorità locale di pubblica sicurezza”.
Dati a disposizione anche del Fisco
I dati trasmessi tramite la procedura “AlloggiatiWeb”, in base a quanto previsto dai commi 2 e 3 dell’articolo 13-quater del D.L. 34/2019, saranno messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, in forma anonima e aggregata, e serviranno per trarre indicazioni sull’andamento del settore e fare le necessarie valutazioni sulle politiche fiscali rivolte a queste categorie di contribuenti, potendo così stimare l’andamento e la redditività di questo settore.
Una volta acquisiti i dati, il loro incrocio con le altre banche dati fiscali consentirà di affinare ulteriormente l’analisi del rischio del mancato rispetto degli adempimenti fiscali.
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