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Il Ministero delle Politiche Agricole, per far fronte all'emergenza COVID-19, sblocca il fondo da 100 milioni di euro. Gli aiuti saranno erogati rispettando le regole del framework emergenziale della Commissione Europea.
La dotazione è di 100 milioni di euro per il 2020 ed è finalizzata alla copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle suddette imprese, nonché per la sospensione dell’attività economica delle imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura.
Per coprire totalmente gli interessi passivi su finanziamenti bancari, destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti nell'esercizio dell'impresa agricola, è stato dato un budget di 20 milioni di euro.
Il soggetto istruttore sarà ISMEA; il Decreto Ministeriale prevede una massima semplificazione della procedura, che consiste in una richiesta di finanziamento alla banca che gestirà, in forma telematica su piattaforma ISMEA, la richiesta del contributo e della garanzia.
Questa misura prevede un contributo massimo per impresa agricola, della pesca e dell'acquacoltura, pari a 20.000 euro.
Per esempio, con 15.000 euro di contributo si può agevolare un finanziamento da 100.000 euro, che potrebbe godere anche della garanzia al 100% di ISMEA, in attuazione del Decreto Legge Liquidità (n. 23/2020).
Il secondo intervento prevede la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati e pagati nel biennio 2018-2019 su mutui contratti nell’esercizio delle imprese, con un importo erogato da AGEA da un minimo di 500 euro ad un massimo di 6.000 euro ad azienda. A questa finalità sono dedicati 60 milioni di euro.
Questa scelta è indirizzata, da un lato, a escludere richieste di aiuto troppo basse e, dall'altro, a consentire di soddisfare la domanda della più ampia platea di imprese possibile.
Il gestore sarà AGEA; le banche potranno caricare, all'interno del suo portale, le cifre degli interessi dei mutui delle imprese degli ultimi due anni, certificando così il contributo richiesto. La procedura di erogazione sfrutta quanto disposto dal Decreto “Cura Italia”, cioè l'anticipo del 70% con controlli rinviati al momento del saldo.
L’ultima misura, infine, riguarda l’arresto temporaneo dell’attività di pesca, anche nelle acque interne del Paese, e dell’acquacoltura, dovuto alle disposizioni emanate a causa dell'emergenza COVID-19: per distribuire i 20 milioni di euro stanziati si procederà con un Decreto ad hoc di prossima emanazione.