Il Governo si sta preparando a varare il Decreto per il rilancio dell’economia, colpita dall’emergenza sanitaria COVID-19.
ono tante le misure che l’esecutivo intende adottare e sono tutte inserite nella bozza del Decreto: dalla scuola alla sanità, dal trasporto al fisco, dalle imprese al lavoro, dal turismo alla famiglia. Vediamo alcune proposte.
Misure fiscali
Tra le misure fiscali si segnalano:
- l’abrogazione delle norme che dispongono gli aumenti dell’IVA e delle accise;
- la proroga al 16 settembre della generalità dei versamenti fiscali in scadenza a marzo, aprile e maggio, ma non effettuati in forza di quanto prevedono gli artt. 61 e 62 del D.L. “Cura Italia” e dell’art. 18 del D.L. “Liquidità”. Tali versamenti andranno versati in un’unica soluzione o in quattro rate mensili il giorno 16 di ogni mese (settembre, ottobre, novembre e dicembre);
- la proroga, dal 1° luglio 2020 al 1° gennaio 2021, della decorrenza delle sanzioni per gli operatori che non si dotano di un registratore di cassa telematico;
- il rinvio della lotteria degli scontrini al 1° gennaio 2021;
- il rinvio, al 2021, del rilascio delle bozze precompilate dei documenti IVA;
- la sospensione, per tutto il 2020, della compensazione tra credito di imposta e debito iscritto a ruolo;
- l’aumento fino a un milione di euro, a decorrere dal 2020, del limite annuo dei crediti compensabili tramite modello F24;
- la sospensione dei versamenti delle somme dovute a seguito di atti di accertamento con adesione, conciliazione, rettifica e liquidazione e di recupero dei crediti di imposta.
Contributi a fondo perduto
Nella bozza del Decreto Rilancio si introducono dei contributi a fondo perduto per titolari di reddito d’impresa e lavoro autonomo. Potranno beneficiare di un importo compreso tra il 15% e il 25% dell’ammontare dei ricavi o dei compensi, i contribuenti titolari di Partita IVA danneggiati dal blocco delle attività e con un calo del fatturato nel mese di aprile 2020 di almeno i due terzi rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
La bozza del provvedimento prevede l’incompatibilità con il bonus INPS di 600 e 1.000 euro.
L’intensità dell’aiuto, previsto per soggetti con ricavi o compensi fino a 5 milioni di euro, prevede maggiori indennizzi per le imprese di minori dimensioni. Sulla differenza dei ricavi o dei compensi di aprile 2020, rispetto ad aprile 2019, potrebbe essere riconosciuto un contributo:
- del 25% per le imprese con ricavi e compensi 2019 fino a 100.000 euro;
- del 20% per le imprese con ricavi e compensi 2019 compresi tra 100.000 euro e 400.000 euro;
- del 15% per le imprese con ricavi e compensi 2019 compresi tra 400.000 euro e 5.000.000 di euro.
L’importo minimo previsto è di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per gli altri soggetti.
Altre misure
La bozza del Decreto prevede anche altre misure c.d. “settoriali”, suddivise tra turismo, cultura, editoria, trasporti, sport, giustizia, agricoltura, ambiente, istruzione, università e ricerca, innovazione tecnologia, Sud e concorsi pubblici. Di seguito vi riportiamo le proposte più interessanti attualmente in discussione.
Ristrutturazioni con ecobonus al 110%. Previsto un superbonus del 110% per i soggetti che faranno lavori di efficientamento energetico o di adeguamento sismico, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Tra i provvedimenti presenti nella bozza vi è l’estensione del bonus facciate, introdotto dalla Legge di Bilancio 2019.
Per le imprese che riducono il rischio contagio sono previsti aiuti da parte dell’INAIL, che mette a disposizione 403 milioni di risorse a fondo perduto per tutte le aziende che dovranno acquistare apparecchiature, dispositivi di protezione individuali e ambientali, ecc. L’importo massimo del contributo è di 15.000 euro per le imprese fino a nove dipendenti e di 50.000 euro per quelle da dieci a cinquanta dipendenti. Per le imprese con più di cinquanta dipendenti il contributo sarà di 100.000 euro;
Sono confermati i 600 euro per Partite IVA anche per il mese di aprile, in versione automatica. Per il mese di maggio, per i liberi professionisti titolari di Partita IVA che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 e per i titolari di rapporti di co.co.co che abbiano cessato il rapporto di lavoro l’indennità, dovrebbe salire a 1.000 euro.
Introdotta l’indennità per colf e badanti il cui importo dovrebbe essere di 1.000 euro. Per accedere al contributo bisogna essere lavoratori domestici con uno o più contratti di lavoro, alla data del 23 febbraio 2020, per una durata complessiva superiore a dieci ore settimanali. L’indennità ammonta a 500 euro per il mese di aprile e 500 euro per il mese di maggio, erogati dall’INPS in una soluzione unica a seguito di apposita domanda, presentata ai patronati. Tali somme non verranno erogate ai lavoratori che convivono con la famiglia datrice di lavoro o che abbiano avuto accesso ad altri bonus.
Previsto un reddito di emergenza alle famiglie in condizioni di necessità economica. Tali soggetti dovranno presentare entro giugno la domanda per ottenere il reddito di emergenza, per un massimo di due mensilità, per un importo che va da 400 euro a 800 euro mensili, a seconda del numero dei componenti del nucleo. I soggetti che possono beneficiare di tali misure devono essere residenti in Italia ed avere un reddito familiare, nel mese di aprile, inferiore al REM e, inoltre, devono avere un patrimonio immobiliare inferiore a 10.000 euro. Si è esclusi se un componente del nucleo ha percepito altre indennità previste dal D.L. 18/2020.
È prevista una proroga della cassa integrazione di nove settimane, ma da richiedere in due volte (5+4). In pratica, i datori di lavoro possono richiedere il trattamento CIG “emergenza COVID-19” per un massimo di quattordici settimane, fruibili dal 23 febbraio al 31 agosto. Si potranno poi chiedere altre quattro settimane dal 1° settembre al 31 ottobre.
Bonus 500 euro per vacanze sul territorio nazionale. Si tratta di un credito di imposta, per il 2020, in favore dei nuclei familiari con un reddito ISEE inferiore a 35.000 euro. Il credito è utilizzabile da un solo componente per ciascun nucleo ed è pari a 500 euro per ogni nucleo, 300 euro per i nuclei composti da due persone e 150 euro per quelli composti da una sola persona.
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