Considerando il periodo emergenziale in corso, il Governo si è posto l’obiettivo di immettere liquidità nel sistema economico, attraverso alcune misure esposte nella relazione illustrativa della disposizione sui rimborsi fiscali. In quest’ottica, il Fisco avrà un ruolo fondamentale.
Le proposte avanzate dal Governo consentono di effettuare direttamente i rimborsi e non di portare in compensazione con gli eventuali debiti fiscali.
Saltando la regola per cui in presenza di un credito fiscale quest'ultimo sia da compensare con un eventuale debito rappresentato da una cartella, l'Agenzia dovrà procedere all'erogazione del rimborso sull'IBAN del contribuente.
Inoltre, si è pensato di eliminare il controllo preventivo nei crediti con la Pubblica Amministrazione dell’esistenza dei debiti fiscali, per cui risulti inadempimento, superiori a 5.000 euro.
Queste misure, attuabili per i contribuenti in cerca di liquidità, spodestano l’Agenzia dal ruolo di ufficio preposto al recupero di irregolarità fiscale: ora il Fisco dovrà erogare liquidità.
Si pensi alla proposta del Decreto Rilancio di lasciare che sia l’Agenzia, nel caso in cui il datore di lavoro non abbia la liquidità per il rimborso del 730, a provvedervi direttamente facendo da sostituto d’imposta.
La norma, al fine di garantire i conguagli derivanti dalla dichiarazione dei redditi presentata con il 730, allarga la platea dei contribuenti che si avvalgono del “730 dipendenti senza sostituto”.
Questo comporterà, quasi sicuramente, situazioni in cui il datore di lavoro/sostituto d’imposta non abbia liquidità a sufficienza per provvedere ad anticipare, nel caso di 730 a credito, i conguagli in busta paga.
Conseguentemente, per garantire liquidità al contribuente, si potrà presentare il Modello 730/2020 nella modalità “senza sostituto”, anche in presenza di un sostituto d'imposta tenuto a effettuare il conguaglio.
Oltre a coprire il ruolo di sostituto d’imposta, l’Agenzia delle Entrate avrà un ruolo di erogatore di liquidità anche per quanto riguarda i contributi a fondo perduto.
Sarà infatti l'Amministrazione finanziaria a verificare i flussi informativi delle aziende che fanno richiesta degli interventi accreditati direttamente sul conto corrente bancario intestato al soggetto beneficiario.
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