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Dal 1° luglio scatta il credito d’imposta del 30% sulle transazioni tracciabili, introdotto dal D.L. n. 124/2019, con lo scopo di incentivare l’impiego di mezzi di pagamento diversi dal contante.
Nello specifico, il Decreto Fiscale, collegato alla Legge di Bilancio 2020, ha istituito due misure:
In merito alla prima misura, potranno accedere all’incentivo commercianti, artigiani e professionisti con ricavi o compensi, nell’anno d’imposta precedente, di ammontare non superiore a 400.000 euro.
A tali soggetti spetterà, dal 1° luglio, un credito d’imposta nella misura del 30% delle commissioni applicate dai prestatori di servizi di pagamento, per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali:
Il credito d’imposta:
Per quanto riguarda la seconda misura introdotta, ossia il passaggio di denaro in contante solo sotto una certa soglia, l’art. 49 del D.Lgs. n. 231/2007 ha stabilito che, dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, sono vietati i passaggi di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuati a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, di valore complessivamente pari o superiore a 2.000 euro.