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Tra le novità introdotte dalla Legge di conversione al Decreto Rilancio, attualmente in corso di formazione in Parlamento, ve ne sono alcune di rilievo per il settore agricolo e della pesca.
Le modifiche apportate in Commissione Bilancio hanno l’intento di incidere in maniera tangibile sui bisogni e sulle necessità delle imprese del settore primario.
Per i datori di lavoro sono state destinate risorse per 426 milioni di euro, che saranno utilizzate per esoneri contributivi e previdenziali relativi ai primi sei mesi del 2020.
La misura è dedicata principalmente ai settori maggiormente colpiti dalle conseguenze economiche della pandemia da COVID-19 come le imprese agrituristiche, florovivaistiche, vitivinicole, apistiche, ecc., nonché le attività di allevamento, della pesca e dell’acquacoltura.
Al comparto zootecnico vengono destinati 90 milioni di euro per alimentare un fondo emergenziale che interesserà la filiera suinicola, cunicola, caprina e del vitello da carne. Ulteriori 30 milioni di euro rifinanziano il prestito cambiario di ISMEA, mentre altri 30 milioni sono destinati alle aziende ortofrutticole danneggiate dalla cimice asiatica, a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale.
Il Fondo di Solidarietà Nazionale è aperto, nel limite della dotazione ordinaria, alle imprese che hanno subito eventi calamitosi tra il 15 marzo e il 15 giugno 2020.
Infine, altri 10 milioni sono stanziati per le gelate occorse dal 24 marzo al 3 aprile 2020.
A breve si attende che il Decreto attuativo per la gestione dei 20 milioni di euro destinati alla pesca e all’acquacoltura pervenga alla Conferenza Stato-Regioni, per la necessaria intesa.
Sempre per il comparto della pesca, è previsto il riconoscimento di un’indennità di 950 euro per il mese di maggio 2020 per i pescatori autonomi professionali, compresi i soci delle cooperative.
Inoltre, sono concessi aiuti fino a 100.000 euro, nel limite dell’80% delle spese ammissibili, migliorando ciò già previsto dalla Legge di Bilancio 2020, per il rifinanziamento di processi produttivi innovativi volti ad un’agricoltura di precisione o alla tracciabilità di prodotti con tecnologie blockchain.
Infine, si introduce un sistema oggettivo di valutazione della sostenibilità, sia per il comparto zootecnico sia per il settore vitivinicolo, per incentivare gli impatti ambientali, la diffusione delle buone pratiche e il sostegno al benessere animale.