La scorsa settimana è stata convocata la XIII Commissione permanente per l’agricoltura per esaminare la proposta di Legge con cui si intendono introdurre semplificazioni per il settore agricolo e della pesca. Tra i numerosi articoli della proposta di Legge ve ne sono anche taluni su aspetti fiscali e misure di sostegno.
Le origini del provvedimento in esame risalgono al 2018. La versione attuale è il frutto di numerosi emendamenti che vanno anche nella direzione di sanare alcune distorsioni normative, ma che dimostrano una carenza di organicità, non prevedendo la definizione di interventi strutturali che possano effettivamente far pensare all’inizio di una svolta per il settore.
Il provvedimento, che sarà esaminato dalla Commissione, prevede di rimettere mano all’equiparazione fiscale, al coltivatore diretto, dei suoi “collaboratori”, disponendo, in via interpretativa, che rientrano in tale definizione tutte le persone fisiche iscritte negli appositi elenchi comunali, previsti dall’art. 11 della Legge 9/1963, nonché i soggetti appartenenti al nucleo familiare del coltivatore diretto ed iscritti alla previdenza agricola.
Si propone inoltre che le agevolazioni in materia di IMU, sui terreni posseduti e condotti da CD e IAP, si applichino anche in caso di cessione in godimento al coniuge o a parenti, entro il terzo grado, purché essi stessi siano IAP o CD iscritti alla previdenza agricola.
In materia di esproprio per pubblica utilità, in caso di cessione volontaria del bene, sia nel caso di conduzione diretta e sia nell’ipotesi di conduzione, si propone un’indennità pari al triplo del valore agricolo medio e, conseguentemente, viene modificato ed ampliato il valore dell’indennizzo previsto dall’art. 42 del D.P.R. 327/2001.
L’articolo 2 prevede l’erogazione di mutui agevolati a CD e IAP, che non abbiano ancora compiuto quarant’anni, finalizzati all’acquisto di macchine agricole. Le risorse destinate a tale intervento ammontano a due milioni di euro.
Per gli anni 2020 e 2021 è previsto lo stanziamento di cinque milioni di euro ai settori in crisi, le cui modalità di attuazione sono rinviate ad un Decreto interministeriale, previo accordo in Conferenza Stato-Regioni.
Il rifinanziamento del Fondo per la qualità delle produzioni cerealicole è previsto nella misura di quindici milioni di euro annui, a partire dal 2020 e per i due anni successivi.
L’articolo 6 del progetto di Legge prevede che l’accertamento dei requisiti IAP, eseguito in una Regione, abbia valenza su tutto il territorio nazionale.
In virtù dei cambiamenti climatici e dei conseguenti effetti sulle produzioni viticole, si propone di anticipare al 15 luglio (oggi 1° agosto) l’inizio del periodo vendemmiale della raccolta delle uve. Inoltre, si propone che i soggetti che prestano gratuitamente il loro aiuto nelle operazioni di vendemmia nelle aziende agricole poste in territori montani, al pari dei parenti e degli affini entro il sesto grado, non siano qualificabili come prestatori di lavoro subordinato (o autonomo).
Sempre in ambito vinicolo sono proposte delle modifiche alle disposizioni del Testo Unico del Vino, prevedendo il divieto di abbinamento della menzione “superiore” solo alla menzione “novello”, consentendo quindi tale abbinamento alla menzione “riserva”. Inoltre, si prevedono delle consistenti modifiche alla normativa del riconoscimento delle DOCG.
Soci di cooperative, lavoratori autonomi (CD o IAP) ed iscritti alla previdenza agricola potranno contribuire con la propria attività lavorativa al raggiungimento degli scopi sociali della cooperativa, mediante la propria copertura assicurativa, senza obbligo di instaurare uno specifico rapporto di lavoro.
Agriturismi
Si propone che le prestazioni di lavoro svolte in ambito agrituristico dal personale dipendente siano considerate agricole ai fini del rapporto di connessione con l’attività agricola, e che i Comuni possano ricomprendere gli immobili destinati all’attività agrituristica tra quelli per i quali siano ammesse riduzioni o agevolazioni ai fini della TARI.
Inoltre, si introduce di estendere alle strutture ricettive, con non più di venticinque posti, la possibilità di installare sulle singole unità abitative autonomi impianti per la produzione di calore.
Tra le proposte vi è quella di dare la possibilità di una maggiore trasparenza all’origine dei prodotti, attraverso l’indicazione del luogo di produzione, per i prodotti agricoli e alimentari, nonché per alimenti e per i rispettivi ingredienti primari, somministrati nelle attività agrituristiche.
Previsto l’obbligo di disciplinare l’attività di lombricoltura dal punto di vista civilistico, fiscale ed amministrativo, prevedendo l’equiparazione del lombricoltore all’imprenditore agricolo e sul piano fiscale, definendo i requisiti entro i quali tale attività possa rientrare nelle attività agricole connesse, disciplinate dall’art. 32, lett. c) del TUIR.
Per l’apicoltura si prevedono semplificazioni amministrative, una regolazione del nomadismo che preveda il preventivo accertamento dei requisiti previsti dal Regolamento di Polizia veterinaria. Si prevede l’equiparazione dei produttori di idromele, per gli obblighi in materia di accisa, ai piccoli produttori di vino e si propone la riduzione dell’aliquota IVA sulla pappa reale dal 22% al 10%.
Per il servizio di impollinazione si propone l’applicazione dell’IVA al 10%.
Per il controllo delle macchine agricole e forestali è previsto che il MIPAAF possa avvalersi dell’ENAMA (Ente Nazionale Macchine Agricole).
L’articolo 23 prevede incentivi alle aggregazioni di imprese, agricole le quali potranno beneficiare di garanzie per i finanziamenti concesse da ISMEA.
L’articolo 25 intende estendere le prestazioni di servizi, che possono effettuare gli imprenditori agricoli nei piccoli Comuni, per la sistemazione del territorio montano attraverso l’utilizzo delle proprie macchine.
Le indennità di maternità, conseguite dalle madri coltivatrici dirette, iscritte alla previdenza agricola in qualità di coadiuvanti del CD, si prevede debbano essere della stessa natura del reddito che sostituiscono (reddito fondiario) e non soggette a ritenute.
L’articolo 37 estende il c.d. bonus verde agli interventi per la realizzazione di cisterne coperte per la raccolta di acque meteoriche.
Ai fini della classificazione dei fabbricati rurali, si prevede l’esclusione dei fabbricati di categoria A/1, A/8 e A/9. Con l’inserimento di questa ultima categoria (A/9) verrebbero eliminati i riferimenti agli immobili abitativi aventi caratteristiche di lusso (modifica art. 9, comma 3, lett. e del D.L. 557/1993).
L’articolo 51 prevede lo stanziamento di cinque milioni di euro per l’anno 2020, per il Fondo per l’emergenza avicolo, prevedendo il finanziamento di interventi per la prevenzione ed il rafforzamento delle misure di biosicurezza nelle aziende avicole.
©RIPRODUZIONE RISERVATA